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Ricercatrice presso il Royal United Services Institute sul Medio Oriente nel Dipartimento di studi sulla sicurezza internazionale. Visiting Fellow presso il King's College London e Consulente della NATO sull’Afghanistan.
Percorso professionale
Aniseh Bassiri Tabrizi è ricercatrice al Dipartimento di sicurezza internazionale del Royal United Services Institute (RUSI). E’ anche Visiting Fellow presso il Dipartimento di War Studies del King's College a Lobndra e consulente presso un panel di esperti sponsorizzato dalla NATO sull’Afghanistan. Si occupa di sicurezza nel Medio Oriente, focalizzandosi in particolare su politica interna ed estera iraniana, gruppi armati, proliferazione nucleare e droni.
Ha completato il PhD presso il War Studies Department al King’s College London, focalizzandosi sull’iniziativa diplomatica di Francia, Germania e Gran Bretagna sulla questione nucleare iraniana.
Prima di iniziare la sua attività presso RUSI, era un’Associate Fellow allo European Council on Foreign Relations (ECFR), dove si è specializzata sulla politica estera europea e sulle relazioni transatlantiche sull’Iran, in particolare guardando all’impatto delle sanzioni.
Prima di ECFR, ha lavorato come ricercatrice sull’Iran a Oxford Research Group, mentre contribuiva ad analisi di rischio politico per varie agenzie di consulenza.
Risultati scientifici
Aniseh Bassiri Tabrizi scrive frequentemente su riviste quali Foreign Policy, BBC News, The Telegraph, The International Spectator, The Middle East Eye, Al-Monitor, Aspenia Online, e appare come commentatrice sulla BBC, Al Jazeera, Sky News, Bloomberg, The Wall Street Journal, CNBC, CNN, The New York Times e France 24.
Spesso viene incaricata di fornire briefings a ufficiali politici che si occupano di Medio Orientee, tra cui quelli di Foreign Office, State Department, NATO, EEAS Iran Task Force e Permanent Missions all’ ONU.
Attività editoriali e pubblicazioni
[2019] Bassiri Tabrizi, A. Written evidence, UK Foreign Affairs Select Committee, 8 November.
[2019] Bassiri Tabrizi, A. Iran Still Doesn’t Want an Escalation, Foreign Policy, 13 May.
[2019] Bassiri Tabrizi, A. Gulf of Oman tanker attacks: What could be Iran's motive?, BBC News, 14 June.
[2018] Bassiri Tabrizi, A. and Bronk, J. Armed Drones in the Middle East: Proliferation and Norms in the Region, RUSI Occasional Paper, December.
[2018] Bassiri Tabrizi, A. Informal Groups of States: A Growing Role in EU Foreign Policy After Brexit? The RUSI Journal, 163:4, 62-70, DOI: 10.1080/03071847.2018.1522046.
[2018] Bassiri Tabrizi, A. Iran and the West after the Nuclear Deal: High Hopes, Low Returns, RUSI Conference Report, 26 February.
[2016] Bassiri Tabrizi, A. and Pantucci, R. Understanding Iran's role in the Syrian conflict, RUSI Occasional Paper, August.
[2016] Bassiri Tabrizi, A. 'The nuclear deal: Exploiting its potential’, in Paolo Magri and Annalisa Perteghella (eds) Iran after the deal: The road ahead, Italian Institute for International Political Studies.
[2014] Bassiri Tabrizi, A. and Alcaro, R. Europe and Iran’s Nuclear Issue: The Labours and Sorrows of a Supporting Actor, The International Spectator: Italian Journal of International Affairs, Volume 49, Issue 3.
[2014] Bassiri Tabrizi, A. The EU’s sanctions regime against Iran in the aftermath of the JPA, European Council on Foreign Relations, 4 June.
Riconoscimenti e premi
2013-2015: Continuation scholar at King‟s College London(tuition/maintenance)
2012-2013: Walton scholar at King‟s College London(tuition)
2009-2011: Fulbright scholar at Syracuse University, Carlo Maria Santoro (tuition/maintenance)
Funzione/Ruolo
Docente di Relazioni Internazionali del Medio Oriente, Faculty of Humanities, Università di Leiden; docente a contratto presso l’Università Bocconi di Milano.
Percorso professionale
Marina Calculli ha una laurea magistrale in Filologia e storia della Grecia antica presso l’Università di Pisa e l’École des Hautes Études en Sciences Sociales, Parigi, e due titoli di master in Economia e Relazioni Internazionali. presso ASERI School of Economics and International Relations di Milano, e Politica del Medio Oriente presso l’Université Saint-Joseph di Beirut. Nel 2014 consegue un dottorato di ricerca in Relazioni internazionali presso l’Università Cattolica di Milano. Dopo il conseguimento del dottorato, ricopre posizioni di ricerca e insegnamento presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Università di Oxford, l’Università americana di Beirut, l’Università George Washington, l’Università Bocconi di Milano e l’Università di Leiden, dove attualmente insegna.
Risultati scientifici
Marina Calculli si occupa della competizione per il potere e l’autorità tra stati e gruppi armati irregolari nel sistema internazionale contemporaneo, con un’attenzione particolare al Medio Oriente. La sua ricerca si concentra su tre aspetti principali: la giustificazione dello stato; l’emergere dei gruppi armati non-statali; l’uso strumentale dell’etica nella giustificazione della violenza politica. Marina Calculli ha studiato particolarmente l’interazione tra Hezbollah e l’esercito libanese nel contesto regionale e globale. È attualmente impegnata in un progetto di ricerca sulla logica della violenza nel conflitto siriano.
Attività editoriali e pubblicazioni
Marina Calculli è autrice di numerose pubblicazioni, tra le quali:
[2019] Calculli M,’ Reconceiving the struggle between non-state armed organizations, the state and ‘the international’ in the Middle East’, in Sadiki L. (ed.), Routledge Handbook of Middle East Politics, Routledge.
[2019] Calculli M, ‘Middle East Security: the politics of violence after the 2003 Iraq war’, in L. Fawcett (ed.), International Relations of the Middle East, 5thedition, Oxford University Press, pp. 226-244.
[2018] Calculli M, Come uno stato. Hizbullah e la mimesi strategica, Vita&Pensiero.
[2018] Calculli M, ‘Mirage of Retrenchment: Obama and the Syrian Conflict’, in Clementi M, Dian M. and Pisciotta B. (eds.),US Foreign Policy in a Challenging World - Building Order on Shifting Foundations, Springer, pp. 279-296.
[2017] Calculli M. e Strazzar, F, Terrore Sovrano. Stato e jihad nell’era postliberale, Il Mulino.
[2016] Calculli M, ‘Hezbollah’s Lebanese strategy in Syria’, in Galariotis I. and Ifantis K. (eds.), The Syrian Imbroglio. International and Regional Strategies, European University Institute, Robert Schuman Centre for Advanced Studies, pp. 36-44.
[2016] Calculli M. e Legrenzi, M., ‘Middle East conflict and securitization of identities’,in Fawcett L. (ed.), International Relations of the Middle East, 4thedition, Oxford University Press, pp. 218-235.
[2016] Calculli M, Hamadi S. (a cura di), Esilio Siriano.Migrazioni e Responsabilità Politiche, Guerini Editore.
[2015] Calculli M, ‘Sub-regions and security in the Middle East: ‘hierarchical interdependence’, in Gulf-Levant relations, in Elizabeth Iskander Monier, Narratives of Regional Threat: (in)security, (in)stability and the Middle East, Palgrave McMillan, pp. 41-58.
[2014] Calculli M, National prerogatives in International Peacekeeping: Italy in Lebanese perception and Rome’s role within UNIFIL II, in Cahiers de la Méditerranée, 88 (1), pp. 201-214.
Riconoscimenti e premi
Marina Calculli è stata vincitrice di diversi premi e riconoscimenti, tra cui una borsa di ricerca per giovani ricercatori da parte dell’American Political Science Association (Middle East and North Africa Forum) nel 2014 e una borsa di ricerca Fulbright nel 2015. Dal 2017, fa parte del ‘LUCIS - Leiden Center for the Study of Islam and Society’ e del ‘Netherlands Interuniversity School for Islamic Studies’.
Area Politica internazionale
Competenze: imprenditoria giovanile, imprenditorialità femminile, imprenditorialità rurale, organizzazioni internazionali, sviluppo economico, sviluppo industriale
Parole chiave: Africa, emancipazione economica delle donne, empowerment femminile, Giordania, Medio Oriente, Nord Africa, promozione degli investimenti
Regione: ESTERO
Funzione/Ruolo
Consulente in progetti internazionali per lo sviluppo dell'imprenditoria femminile e giovanile, già funzionaria delle Nazioni Unite
Percorso professionale
Monica Carcò ha conseguito una laurea in Scienze Politiche e un corso post laurea in Studi Diplomatici. Ha iniziato la sua carriera come Junior Professional Officer dell’United Nations Development Program (UNDP) in Tanzania monitorando e valutando i programmi relativi a Botswana, Tanzania, Seychelles e Zimbabwe e poi presso il Programma Alimentare Mondiale (PAM – WFP) a Roma. Dal 1991 al 1995 ha lavorato come responsabile della promozione degli investimenti presso l'ufficio ITPO delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO) in Italia. Durante questo periodo ha seguito lo sviluppo e l'implementazione di programmi strategici di promozione degli investimenti nell'Europa orientale e in Africa. Dal 1995 al 2000 è stata nominata esperta per la Piccola e Media Impresa presso il Dipartimento di Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri italiano. Dal 2000 al 2008 è stata nominata Responsabile dell'Unità di promozione degli investimenti UNIDO in Giordania, responsabile della creazione di un'unità di promozione degli investimenti presso il Consiglio per gli Investimenti della Giordania per rafforzare le capacità delle imprese giordane, promuovere investimenti e lo sviluppo delle PMI. Il progetto era collegato a una linea di credito di 10 milioni di dollari per le PMI.
Nel 2008 è stata nominata rappresentante UNIDO in Tunisia. Durante il suo incarico, che è durato fino al 2013, ha guidato la fornitura di servizi tecnici di alto livello sulla base delle esigenze e priorità identificate dal paese, rafforzando il dialogo con il governo, il settore privato, le organizzazioni delle Nazioni Unite, i fornitori di assistenza bilaterale e multilaterale, comprese le istituzioni finanziarie di sviluppo (AfDB, WB, IDB, AgFund) e coordinando e mobilitando risorse per programmi e progetti.
Dal 2013 al 2015 è stata responsabile delle UNIDO Investment and Technology Unit a Vienna. Dal 2016 ha iniziato a lavorare nel Dipartimento di Agri-Business dove nel 2019 è diventata Capo della Divisione, Imprenditoria rurale, Job creation, Sicurezza umana.
Nel luglio 2020 ha lasciato l'UNIDO per occuparsi di volontariato e consulenze. Fa parte del Management Team di Women20, attiva con la Gender Alliance e Responible Leaders Network di BMW Herbert Quandt Foundation. E' valutarie di Place program e consulente per UNIDO nella preparazione dell’Eurasia Women’s Forum.
Risultati scientifici
Monica Carcò ha lavorato come funzionaria pubblica internazionale per UNDP, WFP, UNIDO e il Ministero degli Affari Esteri italiano per oltre 25 anni. Avendo ricoperto ruoli di rappresentanza e gestione, Monica si sforza di costruire partnership pubbliche e private e alleanze strategiche con diverse parti interessate per promuovere lo sviluppo locale. Ha gestito diversi progetti di assistenza tecnica nel settore dello sviluppo del settore privato, dell'emancipazione economica delle donne e dell'occupazione giovanile attraverso lo sviluppo dell'imprenditorialità. È stata responsabile di un programma regionale nella regione MENA con lo scopo di promuovere l'empowerment delle donne per uno sviluppo industriale inclusivo e sostenibile. Monica crede fermamente che attraverso la promozione dello sviluppo dell'imprenditorialità per giovani e donne e il rafforzamento dell'ecosistema imprenditoriale si contribuirà a uno sviluppo socio-economico più inclusivo e sostenibile.
Attività editoriali e pubblicazioni
[2006] Carcò M, “Entrepreneurship Development in Developing Countries: the case of ARCEIT” in Nazioni Unite e Sviluppo Industriale, Franco Angeli.
[1993] Carcò M, “Unido assistance to SME ”, Euromonitor.
[1990] Carcò M, “ Food Assistance and Child’s right to education”, Cooperazione.
[1988] Carcò M, “Social Aspect of international assistance to developing Countries”, Cooperazione.
Funzione/Ruolo
Assegnista di ricerca in Relazioni Internazionali presso Università di Napoli, L’Orientale.
Percorso professionale
Irene Costantini consegue la laurea cum laude in Lingue e Civilità Orientali presso l’Università di Studi di Roma La Sapienza nel 2010 e un Master in Development Studies presso la School of Oriental and African Studies (SOAS) di Londra nel 2011. Nell’Aprile del 2015 completa il dottorato di ricerca in Studi Internazionali presso la Scuola di Studi Internazionali, Università di Trento con una tesi dal titolo “Statebuilding versus State Formation: the political economy of transition in Iraq e Libya”. Dopo il conseguimento del dottorato, lavora come ricercatrice presso la Post-war Reconstruction and Development Unit, University of York e successivamente presso il Middle East Research Institute, Erbil, Iraq. Dal dicembre 2017 è assegnista di ricerca presso l’Università di Napoli, l’Orientale.
Risultati scientifici
Ha svolto attività di ricerca e di didattica sulle dinamiche di conflitto, le politiche relative agli interventi internazionali in aree di conflitto e le transizioni postbelliche in Medio Oriente e Nord Africa, ed in particolare in Iraq e Libia. Ha partecipato a diversi progetti di ricerca, tra cui: Drivers for Onward migration: the case of Iraqi IDPs in the Kurdistan Region leaving the country (2016-2017, NWO funding).
Attività editoriali e pubblicazioni
È autrice di diverse pubblicazioni, tra le quali:
[2019] Costantini I. & Palani K., “Unpacking the displacement-migration nexus: evidence from northern Iraq”, International Migration, first published September 6, 2019.
[2019] Belloni R. & Costantini I., “From Liberal Statebuilding to Counterinsurgency and Stabilization: the International Intervention in Iraq”, Ethnopolitics, 18 (5): 509–525.
[2019] Costantini I. & O’Driscoll, D. “Practices of exclusion, narratives of inclusion: violence, population movements and identity politics in post-2014 northern Iraq”, Ethnicities, first published June, 27, 2019.
[2019] Costantini I. & Hanau Santini R., “Saudi Arabia’s Regional Space-shaping: making or unmaking a region? (with Ruth Hanau Santini). In: Giusti Serana & Mirkina Irina (eds). The EU in a trans-European Space. External Relations across Europe, Asia and the Middle East. Basingstoke: Palgrave MacMillan: 113–131.
[2019] Costantini I. “State building”. In: Il trono di sabbia. Stato, nazioni e potere in Medio Oriente. A cura di: Giacomo Bottos, Francesco Rustichelli, Francesco Salesio Schiavi, Jacopo Scita e Gabriele Sirtori. Torino: Rosenberg & Sellier, in collaborazione con Pandora Rivista: 67–81.
[2018] Costantini, I. Statebuilding in the Middle East and North Africa: the aftermath of regime change. Routledge Studies in Intervention and Statebuilding series. Abingdon: Routledge.
[2017] Costantini I. “Conflict and Peace in the Mediterranean Space: Europe’s response to the Libyan crisis.” In: Muriam Haleh Davis and Thomas Serres (eds), North Africa and the Making of Europe: governance, institutions, and culture, London and New York: Bloomsbury Academic Publishing: 223–242.
[2017] Costantini, I. “La partita degli sfollati di Iraq”. Limes, Rivista Italiana di Geopolitica, 7: 69–74.
[2017] Costantini I. “A neoliberal rentier system: new challenges and past economic trajectories in Iraq”. The International Spectator, 52 (1): 61–75.
[2016] Costantini I. “Conflict Dynamics in post-2011 Libya: a political economy perspective, Conflict, Security & Development16 (5): 405–422.
[2013] Costantini I. “Statebuilding and foreign direct investment. The case of post-2003 Iraq”. International Peacekeeping, 20 (3): 263–279.
[2012] Costantini I. “Economic issues in war-to-peace transitions: old and new challenges”, Journal of Intervention and Statebuilding, 6 (4): 427–435.
Funzione/Ruolo
Docente di media e comunicazione presso l’Università americana John Cabot, Roma.
Percorso professionale
Dopo la laurea in scienze della comunicazione presso La Sapienza di Roma, si specializza in lingua araba classica con un corso professionale presso l’ISIAO di Roma e, successivamente, in dialetto siriano presso l’Università di Damasco. Nella sua carriera è stata giornalista per la carta stampata (Il Sole24ore, Il Manifesto, Internazionale, Al Jazeera English, Wired), autrice televisiva (Rai), e manager della comunità di lingua araba per l’organizzazione internazionale Creative Commons. Nel 2013 ha completato un dottorato di ricerca presso l’Università di Copenaghen, a cui è seguito un post dottorato presso la Annenberg School for Communication, USA. È stata inoltre Affiliate presso il Berkman Klein Center for Internet and Society di Harvard University, USA.
Risultati scientifici
La sua ricerca si sviluppa principalmente su due filoni. Il primo è quello della geopolitica dei media in Medio Oriente, all’interno del quale ha sviluppato ricerche sui network panarabi (Al Jazeera, ecc.), su particolari generi televisivi (fiction seriali, ecc.) e della rete (memes, ecc.), e su aree specifiche (Siria). Il secondo è quello dell’analisi critica dei media digitali, e del rapporto dei nuovi formati ‘social’ con la politica e la rappresentazione della violenza. Il suo ultimo libro ‘Shooting a Revolution: Visual Media and Warfare in Syria’ (Pluto Press, 2018) è espressione di queste due ‘anime’ di ricerca.
Attività editoriali e pubblicazioni
[2018] Della Ratta D. Shooting a Revolution. Visual Media and Warfare in Syria, Pluto Press.
[2015] Della Ratta D. (insieme a Sakr N. e Skovgaard Petersen J.), Arab Media Moguls, I.B. Tauri.
[2014] Della Ratta D. La Fiction Siriana. Mercato e Politica della Televisione nell`Era degli Asad,Arab Media Report.
[2009] Della Ratta D,. (insieme a Valerani A.), Un Hussein alla Casa Bianca. Cosa pensa il mondo arabo di Barack Obama, Odoya.
[2005] Della Ratta D. Al Jazeera. Media e Società Arabe nel Nuovo Millennio, Bruno Mondadori Editore.
[2000] Della Ratta D. Media Oriente. Modelli, Strategie e Tecnologie nelle Nuove Televisioni Arabe, Seam.
Riconoscimenti e premi
Il portale sulla Siria da lei co-fondato, SyriaUntold.com, è stato insignito nel 2014 dal Festival Ars Electronica di Linz del riconoscimento come migliore digital community.
Nel 2000 ha ricevuto il Premio Ilaria Alpi come miglior autrice televisiva under 30 per il lavoro svolto presso il programma di Rai 2 Un Mondo a Colori.
Funzione/Ruolo
Professoressa associata di Scienza politica e Relazioni internazionali all’Università di Torino
Percorso professionale
Dopo aver conseguito la laurea in Scienze Politiche, ha frequentato il Master in Analisi delle Politiche Pubbliche sotto la direzione di Luigi Bobbio diplomandosi con lode nel 2000. In seguito ha lavorato come esperta di questioni mediterranee, con particolare attenzione al tema della società civile per Paralleli, Istituto Euromediterraneo del Nord Ovest frequentando, al contempo, il dottorato di ricerca in Scienza Politica e Relazioni Internazionali presso l’Università degli Studi di Torino. Ha studiato presso il Ceri di Parigi e l’Università St. Joseph di Beirut, in Libano. Nel 2007 ha conseguito il titolo di dottoressa di ricerca con una tesi sul processo di democratizzazione in Libano. Dopo il dottorato ha svolto attività di ricerca e di didattica presso gli Atenei di Torino e Firenze. Dopo il dottorato è stata visitingpresso l’Institut de Recherche sur le Maghreb Contemporaine (IRMC) di Tunisi e l’Università St. Joseph di Beirut. Ha svolto attività di ricerca in Libano e Tunisia. Dal 2011 è ricercatrice presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino. Dal 2011 è ricercatrice presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, dove nel 2019 è diventata Professoressa Associata.
Risultati scientifici
Rosita Di Peri è autrice della prima storia politica del Libano contemporaneo pubblicata in Italia. Le sue ricerche sul sistema consociativo libanese sono state pubblicate sulle principali riviste di settore in Italia e all’estero. Si segnalano anche i suoi lavori sui movimenti islamisti libanesi sia sunniti sia sciiti, in particolare su Hezbollah. Rosita Di Peri ha anche condotto ricerche sulla transizione tunisina nel post 2011 concentrandosi in particolare sulle connessioni tra il turismo e il sistema di potere sviluppatosi nel paese. Ha curato diversi volumi e collaborato con colleghi e colleghe di varie università.
Rosita Di Peri ha svolto innumerevoli missioni di ricercain Libano e nella regione mediterranea.
Negli ultimi tre anni le sue ricerche si concentrano principalmente sulle trasformazioni della comunità cristiano maronita in Libano e sulle conseguenze di questa trasformazione sul sistema politico di questo paese.
Rosita Di Peri è stata principal investigator dei progetti “India and Middle East in the globalization era: paths of internationalization” tra il 2016 e il 2018 e “Globalization and Development Processes in Asia in the Age of Crisis: Continuity and Change” tra il 2013 e il 2015 entrambi finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino ed è stata parte del team italiano del progetto europeo “Mare Nostrum. A heritage trail along the Phoenician maritime routes and historic port-cities of the Mediterranean Sea” guidato dall’Università di Firenze nel quadro del programma Euromed Heritage IV.
Attività editoriali e pubblicazioni
Rosita Di Peri è autrice di numerose pubblicazioni. Di seguito le più recenti:
[2021] Guida alla politica mediorientale. Mondadori, Milano (con F. Mazzucotelli)
[2019] "Stretching the margins: Identity, power and new ‘frontiers’ in Lebanon’s Maronite community", Mediterranean Politics.
[2018] "Speaking secular acting sectarian. Lebanese women’s rights beyond the Constitution", Oriente Moderno 98(2): 247-264.
[2017] Il Libano contemporaneo. Storia, politica e società, Carocci, Roma (prima edizione 2009, in italiano).
[2017] "Changing Perceptions of the European Union before and after the Arab uprisings", in B. Curli, M. Ceretta (a cura di), Discourses and Counter-discourses on Europe, from the Enlightenment to the EU, Routledge, 249-260.
[2017] "State and markets: the crisis of the tourism sector in Tunisia before and after the ‘jasmine revolution", in E. Baroncelli, R. Mulé (a cura di) Political Responses to Global Economic Crises, Egea, Milano.
[2016], "The Transformation of the Maronite Community in Lebanon in the Post-2005 Era and the Rise of Relative Deprivation", in G. Proglio (a cura di), Decolonizing the Mediterranean, Cambridge Scholars Publishing, 19-34.
[2016], "The Sunni Community in Lebanon: From “Harirism” to “Sheikhism”?" (con Daniel Meier), in R. Di Peri, D. Meier (a cura di), Lebanon facing the Arab Uprisings. Constraints and Adaptations’,Palgrave McMillian, London, 35-53.
[2016], Lebanon facing the Arab Uprisings. Constraints and Adaptations, Palgrave McMillian, London (coautorato con D. Meier)
[2016], "Narratives and realities from a changing Middle East", Passato e Presente, 98: 74-89 (in italiano).
[2016], "Beyond Sectarianism: Hegemony, Reproduction and Resilience in Lebanon", Mediterranean Politics.
Riconoscimenti e premi
Rosita Di Peri è Vice presidente del corso di laurea in Scienze Internazionali; membro del direttivo di SeSaMO (Società per gli studi sul Medio Oriente); membro del comitato scientifico della collana Mediterraneo, Nord Africa e Medio Oriente per Mimesis; membro comitato editoriale rivista NAD (Nuovi Autoritarismi e Democrazie); coordinatrice programma Erasmus partner countriescon il Libano. Dal 2014 è responsabile scientifica della scuola estiva “Understanding the Middle East”.
Funzione/Ruolo
Direttrice Scientifica dell’Osservatorio Turchia -CeSPI
Percorso professionale
Ha studiato a Milano presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, dove si è laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con il massimo dei voti e dove ha conseguito una laurea summa cum laude in Relazioni Internazionali e Integrazione Europea. Presso l'Università Cattolica di Milano ha conseguito anche il dottorato di Ricerca in Istituzioni e Politiche con una tesi su "AKP (Adalet ve Kalkınma Partisi) e il suo programma di Democrazia Conservativa". È attiva in Turchia sin dal marzo 2009 come ricercatrice e docente. Ha lavorato come Docente di Relazioni Internazionali presso l’Università dell’Associazione dell’Aereonautica Turca ad Ankara, presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali dell’Università Sabahattin Zaim a Istanbul e come visiting scholar presso l'Università Yildirim Beyazit di Ankara, presiedendo il corso sul processo di democratizzazione nei Paesi musulmani, e Università Gazikent a Gaziantep. In precedenza è stata visiting researcher presso il Dipartimento di Relazioni Internazionali dell'Università Boaziçi di Istanbul, e ad Ankara ha collaborato con il Centro di studi europei dell'Università di Ankara (ATAUM) e presso il Centro di studi europei dell'Università tecnica del Medio Oriente (CES). In qualità di esperta di Turchia, collabora con Think Tanks e partecipa a riunioni strategiche di alto livello È autrice di numerose analisi e articoli che ha presentato a livello internazionali. Tra le altre cose, è coordinatrice scientifica di EİEAD (European Institute of Eurasian Dialogue), membro del comitato editoriale di Mondo Operaio, giornale di politica e società e membro del comitato scientifico di ReaCT (Osservatorio Nazionale sul Radicalismo e il Contrasto al Terrorismo. Dal 2018 collabora regolarmente su questioni di rilevanza internazionale come op-ed per il quotidiano turco Daily Sabah e come analista per la piattaforma digitale The New Turkey. Dal 2019 è Direttrice scientifica dell'Osservatorio Turchia- CeSPI. Per la sua oggettività analitica e il suo impegno a sostegno della diplomazia italiana in Turchia, nel 2017 è stata insignita del titolo Cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia dalla Presidenza della Repubblica Italiana.
Risultati scientifici
Dal 2009 si occupa di Turchia e contemporanee dinamiche politiche. Ha studiato dall’İnterno il fenomeno AKP e i processi di normalizzazione e trasformazione della politica turca culminate con l’avvio del presidenzialismo esecutivo nel giugno 2018. Nello specifico i suoi interessi di ricerca riguardano la transizione democratica turca all'interno della politica turca contemporanea, le relazioni Turchia-UE, la politica estera turca e le relazioni tra religione e politica. Tiene regolarmente lezioni e seminari su relazioni İnternazionali e Turchia presso Università e Centri Studi. Partecipa a Convegni e conferenze e come esperta è chiamata a dare il suo contributo a emittenti radio- televisive e testate giornalistiche. È autrice di analisi e commentari pubblicati in diverse riviste geopolitiche.
Attività editoriali e pubblicazioni
[2020] Giannotta V. and Andrea Locatelli, Tra il califfo e il sultano: la guerra allo Stato Islamico, il contributo dei curdi e il ruolo della Turchia, in D. Fiammenghi (ed),L’evoluzione del terrorismo islamico. Dalle Primavere Arabe al ritiro americano dalla Siria (2011-2020), Edizioni Epoke’, 2020, ISBN 978-88-31327-07-7
[2020] Giannotta V., NATO and Turkey: a fluctuating relationship, in M. Testoni (ed), NATO and Transatlantic Relations in the 21st Century: Foreign and Security Policy Perspectives", Routledge, December 2020, ISBN9781003045434
[2019] Il partito AKP: tra conservatorismo e riformismo, Rivista di Politica, 02/2019, ISSN: 2037-495X
[2018] Giannotta V., Trump, il Mediorente e la Turchia, in Quarenghi A. (ed.),Trump e l'ordine internazionale. Continuità e discontinuità nella politica estera statunitense del XXI secolo, Egea, 2018.
[2018] Giannotta V., Erdoğan e il suo Partito. AKP tra riformismo e conservatorismo, Castelvecchi, 2018.
[2016] Giannotta V., Narratives of the Past and Cultural Heritage in Turkish Party Politics: from Republican Political Myth to Conservative Counter- revolution, in Raudvere, C. (ed.), Contested Memories and the Demands of the Past: History Cultures in the Modern Muslim World,Routledge, London, 2016.
[2015] Giannotta V., Il partito della Nazione,in Mondoperaio, ottobre 2015.
[2014] Giannotta V., La Turchia e l’Azerbaijan(Turkey and Azerbaijan), in Locatelli, A. e Carati, A. Le Relazioni İnternazionali Dell’Azerbaijan,Sandro Teti ed., Roma.
[2013] Giannotta V., La Turchia dopo la primavera Araba (Turkey after the Arab Spring), in Locatelli A., e Parsi, V. E. (ed.),L’onda lunga delle Primavere arabe,Vita e Pensiero, Milano.
[2013] Giannotta V., European Paradox, Cypriot anathema, in Rivista della Cooperazione Giuridica Internazionale (İnternational Cooperation Law Review), XXV, 43.
[2013] Giannotta V., AKP as Social and Political Center, in ISZU, journal of Social Sciences, spring issue, 2013.
Riconoscimenti e premi
"Cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia", insignita nel 2017 dalla Presidenza della Repubblica Italiana per l'obiettività delle analisi e delle attività a sostegno della diplomazia italiana e gli sforzi per costruire un ponte culturale tra l'Italia e la Turchia.
Il libro Erdoğan e il suo partito. AKP tra Riformismo e conservatorismo ha ricevuto il Premio Speciale Cerruglio 2019 per la saggistica contemporanea.
Funzione/Ruolo
Professoressa associata in Storia e istituzioni dei Paesi Islamici all'Università degli Studi di Milano
Percorso professionale
Si forma in Studi islamici con un Master e in Storia con un dottorato presso l’Università di Cambridge. Dal 1994 al 2001 lavora in Giordania, Italia e in diversi Paesi asiatici nel settore della cooperazione allo sviluppo. Nel 2002 diventa ricercatrice presso l’Università degli Studi di Milano e inizia a insegnare diversi corsi sulla storia e le istituzioni del Medio Oriente. Da allora ha insegnato anche in altri Atenei, ha svolto numerose attività di referaggio accademico e di divulgazione; nel 2013 è stata visiting scholar presso l’Università di Cambridge. Di recente ha fondato insieme ad alcune colleghe una nuova rivista on-line e partecipa da anni ai comitati di redazione e di direzione di diverse riviste accademiche (Rivista italiana di storia internazionale; Afriche & Orienti; Quaderni Asiatici; Storia delle Donne).
Risultati scientifici
Elisa Giunghi segue principalmente quattro principali filoni di ricerca. Il primo è incentrato sull’evoluzione e sull’interpretazione della shari’a in sede giudiziale, nei paesi musulmani e in Europa; il secondo riguarda le dispute confinarie tra Afghanistan e Pakistan; il terzo è il tema dell’autorità religiosa e del suo rapporto con il potere politico; il quarto il trasferimento di tecnologia militare all’Afghanistan tra la fine dell’Ottocento e gli anni ’90. Su ciascuno di questi temi ha scritto saggi e monografie e tenuto relazioni a conferenze e seminari.
Attività editoriali e pubblicazioni
Monografie
[2017] Giunchi E., Nel nome di Allah: l’autorità religiosa nell’Islam. Jouvence.
[2009] Giunchi E., Pakistan: islam, potere e democratizzazione. Carocci.
[2007] Giunchi E., Afghanistan: Storia e società nel cuore dell’Asia. Carocci.
Recenti articoli in riviste accademiche e saggi
[2019] Giunchi E., Democratization and the relevance of history: the case of Pakistan, in Nuovi autoritarismi e democrazie: diritto, istituzioni, società (NAD), 1, 1.
[2019] Giunchi E., La proliferazione di armi in Afghanistan: una prospettiva di lungo periodo, in Giunchi E. - Ponti C. (eds.), Le armi nel mondo contemporaneo: proliferazione, regimi di controllo e prospettive di disarmo, Giappichelli.
[2018] Giunchi E., Il concetto di sovranità divina nella Costituzione pakistana: uno strumento per espandere o limitare i diritti fondamentali?, in Afriche e Orienti, XX, 1-2.
[2015] Giunchi E., Jihadists, the web and the issue of religious authority, in L. Tomè (ed.), Islamic state. The new global jihadist phenomenon.
[2014] Giunchi E.,Muslim Family Law and Legal Practice in the West: An Introduction, in Giunchi E., (ed.), Muslim family law in Western courts, Routledge.
[2013] Giunchi E.,Islamization and judicial activism in Pakistan: what šarīʻah?, Oriente Moderno, 93, 1.
[2013] Giunchi E., The Durand Line: an historical perspective, Internationales Asienform, 44, 1-2.
[2011] Giunchi E, Democratic Transition and Social Spending: the case of Pakistan in the 1990s, Democratization, 18, 6.
[2010] Giunchi E., The reinvention of the sharī‘a under the British Raj: In search for authenticity and certainty,Journal of Asian Studies, 68, 4.
Riconoscimenti e premi
Nel 2018 ha ricevuto dall'Università degli Studi di Milano fondi premiali FABBR per la produttività scientifica.
Funzione/Ruolo
Associate Research Fellow presso ISPI e PhD Candidate in Storia presso l’Università di Bologna
Percorso professionale
Chiara Lovotti è Associate Research Fellow presso l’Osservatorio Medio Oriente e Nord Africa dell'ISPI. Precedentemente è stata Research Assistant presso l'Università Cattolica di Louvain-la-Neuve. È dottoranda presso la facoltà di Storia dell'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Ha conseguito una laurea in Lingue straniere e relazioni internazionali presso l'Università Cattolica di Milano, un Master in Studi dello sviluppo presso l'Università di Louvain, in Belgio, un altro Master in Studi mediorientali presso l’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali di Milano, e ha trascorso diversi periodi di studio presso l'Università statale Lomonosov di Mosca.
Risultati scientifici
I filoni di ricerca in cui è attiva riguardano le trasformazioni politiche in Medio Oriente, con particolare attenzione a Iraq e Siria, alle relazioni tra Russia e i paesi mediorientali e alla politica estera russa verso quest'area. Attualmente, le sue ricerche accademiche riguardano l'impatto dell’Unione sovietica nei processi di state-building nei paesi arabi post-coloniali.
Per l’ISPI si occupa dell’organizzazione della conferenza “Rome MED – Mediterranean Dialogues”, il Forum annuale promosso con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che riunisce i leader delle due sponde del Mediterraneo – e non solo – con lo scopo di fornire una piattaforma di dialogo e di discussione su tematiche quali sicurezza, economia, energia e trasformazioni sociali.
Attività editoriali e pubblicazioni
[2019] Lovotti C. The Role of Russia in the Middle East and North Africa Region. Strategy or Opportunism?
[2019] Lovotti C. The "Syraqi" Chessboard: Who Leads the Play?
https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/syraqi-chessboard-who-leads-play-22460
[2018] Lovotti C. Russia in the Middle East: The Biggest Challenge is Yet to Come
https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/russia-middle-east-biggest-challenge-yet-come-22468
[2018] Lovotti C. Iraq's Election: Turning the Page?
https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/iraqs-election-turning-page-20468
[2018] Lovotti C. La Russia in Medio Oriente. Una presenza destinata a durare?
Area Politica internazionale
Competenze: dinamiche di polarizzazione e identitarie nel Medio Oriente contemporaneo, geopolitica nell'area euro-mediterranea, minoranze etno-religiose, questioni politiche e sociali nella Libia contemporanea, questioni politiche e sociali nell’Egitto contemporaneo, relazioni internazionali nell'area euro-mediterranea, storia contemporanea del Nord Africa e del Medio Oriente
Parole chiave: autoritarismo, Berberi, Copti, coronavirus, Covid-19, crisi economica, Egitto, geopolitica, Libia, Medio Oriente, minoranze, Nord Africa, repressione, securitizzazione della pandemia, sicurezza
Regione: Lazio
Funzione/Ruolo
Ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche, Università di Roma La Sapienza. Professoressa aggregata di Storia del Nord Africa e del Medio Oriente e di Globalizzazione e Relazioni Internazionali presso il Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche, Università di Roma La Sapienza.
Percorso professionale
Alessia Melcangi si laurea nel 2008 in Storia Contemporanea presso l’Università di Catania. Dopo aver conseguito il dottorato in Pensiero politico e istituzioni nelle società mediterranee, presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Catania nel 2011, svolge diverse missioni di studio e ricerca in Francia, Inghilterra, Egitto e Giordania. Nel 2008 è visiting research fellow presso il Centre d’Études et de Documentation Économiques, Juridiques et Sociales (CEDEJ) e presso il Dominican Institute for Oriental Studies (IDEO) del Cairo. È titolare di un assegno di ricerca dal 2013 al 2014 presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania, dal 2017 al 2018 presso il Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche (DiSSE) dell’Università di Roma La Sapienza e responsabile della ricerca su “Stati-nazione e minoranze nei paesi dell’Africa mediterranea” nell’ambito del Programma di Ricerca Scientifica di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN), anno 2010-2011 del MIUR.
Dal 2016 collabora con il Centro di Ricerche sul Sistema Sud e il Mediterraneo allargato – CRiSSMA dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ed è docente del Master universitario di I livello “Migrazione e Sviluppo – Migration and Development” del Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche dell’Università di Roma La Sapienza, docente del Master universitario di I livello “Middle Eastern Studies” (MIMES) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e membro del comitato scientifico di indirizzo di ReaCT-Osservatorio sul Radicalismo e il Contrasto al Terrorismo. Da maggio 2019 è Ricercatrice a tempo determinato B presso il Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche dell’Università di Roma La Sapienza.
Risultati scientifici
Alessia Melcangi si occupa da diversi anni di storia contemporanea del Nord Africa e del Medio Oriente, geopolitica e relazioni internazionali nell’area euro-mediterranea, minoranze etno-religiose, dinamiche di polarizzazione e identitarie nel Medio Oriente contemporaneo (in particolare i copti e i berberi) e di questioni politiche e sociali nell’Egitto e nella Libia contemporanei. In riferimento a questi temi ha pubblicato diverse monografie, articoli e policy papers su riviste e volumi italiani e internazionali.
Ha partecipato alle attività del Centro di Ricerche sul Sistema Sud e il Mediterraneo Allargato (CRiSSMA) nell’ambito delle ricerche sul contesto politico, economico e di sicurezza contemporaneo della Libia; collabora a un progetto sulla libertà e i diritti umani coordinato dal CRiSSMA e dal The Royal Institute for Inter-Faith Studies (RIIFS) di Amman, nell’ambito delle ricerche sul dialogo interreligioso; nell’ambito della difesa e sicurezza svolge attività di indirizzamento e di ricerca presso ReaCT – Osservatorio sul Radicalismo e il Contrasto al Terrorismo.
Attività editoriali e pubblicazioni
[2018] Melcangi A, Statualità e minoranze: meccanismi di resistenza e integrazione in Medio Oriente. Il caso dei cristiani copti in Egitto, Ledizioni.
[2018] Melcangi A, Divide et impera: the political application of sectarianism in the Egyptian context. From the Sadat years to the reign of Mubarak (1970-2011), in Demichelis M (ed.), “Religious Violence, Political Ends. Nationalism, citizenship and radicalizations in the Middle East and Europe”, Georg OLMS Verlag, Hildesheim 2018, pp. 35-53.
[2018] Melcangi A, Fanfani auspica giorni più sereni agli italiani in Egitto. La comunità italiana nell’Egitto di Gamal‘Abdal-Nasser e la visita di Fanfani attraverso l’analisi dei documenti diplomatici italiani, in Ventunesimo Secolo. Rivista di studi sulle transizioni, 43, FrancoAngeli.
[2018] Melcangi A, “Gli aqbāt al-mahjar e l’internazionalizzazione della questione copta dagli anni Settanta al regime di Mubarak”, in El Houssi L (ed.), in Minoranze in Nord Africa e Medio Oriente tra tradizione e modernità, numero monografico di “Ricerche Storiche”, XLVIII, 1, pp. 19-33.
[2017] Melcangi A, I copti nell’Egitto di Nasser. Tra politica e religione (1952-1970), Carocci.
[2017] Melcangi A,“Under the Same Flag”: the Copts of Egypt and the challenges of Nasserist Nationalism”, in Demichelis M, Maggiolini P. (eds.), The Struggle to Define a Nation: Rethinking Religious Nationalism in the Contemporary Islamic World, Gorgias Press, pp. 161-194.
[2016] El Houssi L, Melcangi A, Torelli S, Cricco M (eds.), North African Societies after the Arab Spring: Between Democracy and Islamic Awakening, Cambridge Scholars Publishing.
[2016] Melcangi A, ‘Church, Intellectuals and Youth Movements: Contemporary Understandings of Secularism and Tradition within the Egyptian Coptic Community’, in El Houssi L, Melcangi A, Torelli S, Cricco M.(eds.), North African Societies after the Arab Spring: Between Democracy and Islamic Awakening, Cambridge Scholars Publishing, pp. 102-129.
[2015] Melcangi A, ‘Identità contestata, identità condivisa. I copti tra nazionalismo e rivendicazioni comunitarie nell’Egitto contemporaneo’, in Cresti F. (ed.), Minoranze, pluralismo, stato nell’Africa mediterranea e nel Sahel, Aracne, pp. 155-198.
[2013] Melcangi A., ‘La questione confessionale nell’Egitto post-rivoluzionario’, in Cantaro A (ed.), Dove vanno le primavere arabe?, Ediesse, pp. 83-90.
[2008] Melfa D, Melcangi A, Cresti F. (eds.), Spazio privato, spazio pubblico e società civile in Medio Oriente e in Africa del Nord, Giuffré.
Riconoscimenti e premi
Melcangi è membro del comitato scientifico di diverse organizzazioni (ReaCT – Osservatorio sul Radicalismo e il Contrasto al Terrorismo, The Square – Mediterranean Centre for Revolutionary Studies), associazioni nazionali ed internazionali (Middle East Studies Association, Società Italiana di Storia Internazionale, British Society for Middle Eastern Studies; Società per gli Studi sul Medio Oriente - SeSaMO) e della segreteria scientifica della rivista pubblicata dalla Franco Angeli Storia Urbana, Rivista di studi sulle trasformazioni della città e del territorio in età moderna.
Funzione/Ruolo
Ambasciatrice, Diplomatica
Percorso professionale
Diplomatica in carriera dal 1974. Dopo le sue prime assegnazioni in Somalia e a Dublino è stata alla Direzione Generale per gli Affari Economici del Ministero Affari Esteri nell’ufficio per gli Affari Esterni dell’Europa, rappresentando l’Italia in tutti i Gruppi di Lavoro a Bruxelles e coordinando le Amministrazioni italiane coinvolte fino al 1983, quando ha raggiunto il grado di Funzionaria Reggente dell’Ufficio. In ragione dell’esperienza in tal modo acquisita, è stata assegnata alla Rappresentanza Permanente ONU a Ginevra con il mandato di rappresentare l’Italia in tutti i Gruppi di Lavoro del negoziato ‘Uruguay Round’ del GATT per la liberalizzazione internazionale dei commerci e dei servizi. In questo contesto ha esercitato le funzioni di Presidenza europea nel semestre italiano del 1990.
Nel gennaio del 1992 è nominata Incaricata d’Affari a Belgrado, all’inizio delle guerre balcaniche, ruolo che ricoprirà per tre anni assicurando la protezione della residua presenza ed interessi italiani, contribuendo a definire la politica italiana nel quadro europeo, per fermare il conflitto, conseguire una stabilizzazione democratica della regione, e promuovere la ripresa di un dialogo tra le parti in causa.
Al rientro a Roma nel 1995, viene nominata Capo dell’Unità Balcani/Mediterraneo Orientale (inclusiva di Albania, Turchia, Grecia, Cipro) della Direzione Generale degli Affari Politici ove rimane per oltre cinque anni, partecipando come portavoce dell’Italia nei Gruppi di Lavoro a Bruxelles sui Balcani e Mediterraneo Orientale, coordinando le altre Direzioni Generali del MAE e le altre Amministrazioni italiane, e contribuendo a definire la posizione italiana all’ONU, NATO, OSCE e altre OO.II. Nel 1996, esercita le funzioni di Presidenza della UE durante il semestre italiano e partecipa, sempre come portavoce dell’Italia, alle riunioni internazionali formali e informali per la Bosnia fino al raggiungimento degli Accordi di Dayton.
Nel 1997, quando l’Albania crolla sotto l’urto della crisi politico-economico-finanziaria, contribuisce alla definizione della politica italiana di soccorso al Paese e alla gestione politica dell’“Operazione Alba” di peace-keeping, sicurezza, e ricostruzione, sotto egida dell’ONU. Il successo dell’operazione italiana è universalmente riconosciuto, in primis dalle Nazioni Unite, e viene tuttora citato internazionalmente come esemplare.
Nel 1999 rappresenta l’Italia alla Conferenza di Rambouillet e all’intero negoziato per la gestione della crisi del Kosovo.
Nel 2000, è nominata Ambasciatrice a Damasco (Siria), dove presta servizio per 4 anni con il compito di favorire la pacificazione della regione del Medio Oriente. Rientrata a Roma, nel 2006 viene nominata Direttrice Generale per i Paesi dell’Europa. La “circoscrizione” di competenza si estende da Lisbona a Vladivostok, includendo, oltre ai paesi Europei, i paesi dei Balcani, i tre paesi del Caucaso, le cinque Repubbliche centro-asiatiche, e la Russia. Nel 2008 viene promossa al grado di Ambasciatrice e nel 2009 viene destinata a Ginevra come Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le Organizzazioni Internazionali per 4 anni.
Risultati scientifici
Attività diplomatica in Medio Oriente, nei Balcani, in Russia, Asia Centrale e Caucaso e Nazioni Unite.
Attività editoriali e pubblicazioni
Mirachian L, Siria e Vicinato, Università Cattolica.
Mirachian L, Siria perché, Guerini
Collaborazione (inter alia): Istituto Affari Internazionali (IAI), quotidiano La Stampa
Riconoscimenti e premi
Il 2 giugno 1991 viene nominata Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il 10 novembre viene nominata Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana di iniziativa del Presidente della Repubblica.
il 27 dicembre 2008 è nominata Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nel 2008 riceve anche il Premio Minerva Una Donna per la Pace.
Area Politica internazionale
Competenze: governo delle società, movimenti di protesta, politica interna ed estera dell'Iran, trasformazione dello stato-nazione in Medio Oriente e Nord Africa
Parole chiave: autoritarismo, democrazia, Iran, Medio Oriente, movimenti sociali, società civile
Regione: ESTERO
Funzione/Ruolo
Professoressa di Politica del Medio Oriene e Relazioni internazionali alla School of Law and Government della Dublin City University.
Percorso professionale
Dopo la laurea in Scienze Politiche presso l’Università di Torino, consegue il titolo di Dottoressa di Ricerca in Scienze Sociali e Politiche presso l'Università di Siena e un Master in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali presso l'Università di Torino. Insegna presso l'Università Cattolica di Milano tra il 2009 e il 2011, è ricercatrice presso l'Università di Torino nel 2010 e 2011 e raggiunge la Dublin City University come postdoctoral fellow nel 2011, mantenendo tale qualifica fino al 2013. È attualmente Assistant professor di politica del Medio Oriente e relazioni internazionali e ricopre incarichi di insegnamento presso l'Università Boğaziçi, Université Laval, Université di Montreal (UdeM), Università di Palermo e l’Ecole de management de Normadie.
Risultati scientifici
Fa parte dell’Advisory board del Cambridge Centre for Palestine Studies e del progetto di ricerca “What works? Sharing best practices in how civil society organisations use the internet in organising and building for socio-economic rights” finanziato dall’Irish Research Council e diretto da Aileen O'Carroll (Maynooth University) and David Landy (Trinity College Dublin).
Coordina lo Scambio Erasmus Plus International Credit Mobility (ICM) con Bethlehem University e fa parte della rete di formazione dottorale finanziata dall'ITN-Marie Curie “Around the Caspian”.
È Segretaria Generale della Società Italiana per gli Studi del Medio Oriente (SeSaMO) tra il 2013 e il 2016. Prima di raggiungere DCU, ha collaborato con diverse ONG nel campo dell'assistenza ai richiedenti asilo di origine iraniana e afgana in Italia e Turchia.
I suoi interessi di ricerca si concentrano sul governo delle società in Medio Oriente e Nord Africa in una prospettiva comparata e sulle mobilitazioni sociali e politiche. Lavora anche sulle migrazioni da e verso la regione. Pubblica su questi argomenti in diverse lingue (persiano, inglese, francese, spagnolo, italiano). Ha anche lavorato e pubblicato sui temi della precarietà nel mondo accademico e della libertà accademica in Medio Oriente e in Nord Africa, nell'Unione Europea e negli Stati Uniti. È coinvolta in attività di divulgazione non accademica, coinvolgendo sia i media che l'opinione pubblica.
Il suo lavoro è costruito su due “modi” principali di guardare ai fenomeni socio-politici. Il primo è lo studio del come le società sono governate attraverso strumenti quali l’ideologia, la violenza politica, le politiche pubbliche. In particolare, sta lavorando sull’ideologia riformista come modo di governo teso a produrre non solamente ordine pubblico ma anche a delimitare gli spazi di partecipazione politica – e sul come questo progetto di disciplinamento incontri resistenza. Ha completato una monografia (in corso di stampa per Palgrave McMillan) su questo argomento, intitolata Political Participation in Iran: From Khatami to the Green Movement. Il secondo approccio si concentra sulla comparazione tra modelli di governo nei regimi democratici e autoritari. Testando la comparabilità di due regimi che normalmente vengono considerati “non comparabili”, si mette in discussione l’autonomia del politico rispetto a ideologia e gestione delle risorse.
Altri ambiti restano di grande interesse per il suo lavoro, come il governo delle migrazioni, la precarietà lavorativa, la libertà accademica.
Attività editoriali e pubblicazioni
Paola Rivetti ha all’attivo numerose pubblicazioni scientifiche. L’elenco completo e aggiornato è disponibile qui: DCU_Pubblicazioni di Paola Rivetti.
Ha inoltre firmato diversi articoli di analisi politica per organi di stampa, fra cui Expresso Portugal, RTE News, News Talk Radio, Ghalamro, Presidential Power, LeftEast, QCode Mag, il Lavoro Culturale, Zapruder, Irish Humanities Association, Effimera, Global.
Riconoscimenti e premi
2018: Premio “Researcher of the Year” (categoria: early-career) conferito dall’Irish Research Council.
2018: Premio “Excellence in Research” conferito dal rettore della Dublin City University (categoria: early-career).
2006: Premio Optime, Camera di commercio di Torino.
2005/06: Premio dell’Università di Torino per la migliore tesi di Laurea (specialistica) in Scienze politiche dell’anno.
Area Politica internazionale
Competenze: produzioni culturali nel mondo arabo e nelle sue diaspore, storia dei movimenti sociali e politici in Medio Oriente e Nord Africa, storia politica e culturale del Nord Africa e del Medio Oriente, studi di genere
Parole chiave: donne, genere, Islam, Medio Oriente, mondo arabo, Nord Africa
Regione: ESTERO
Funzione/Ruolo
Direttrice Dipartimento di Lingua e Culture Arabe, Università di Sydney, NSW
Percorso professionale
Dopo la Laurea in Lingue e Letterature Orientali (Arabo) presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia (2000), il Master sull’Immigrazione presso la stessa Università (2001), e il Master in Studi Interculturali presso l’Università di Padova (2001), ha conseguito il Dottorato in Civiltà, Culture e Tradizioni Arabo-Islamiche presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia con una tesi sulla storia del femminismo egiziano (2006). Dal 2011 vive e insegna a Sydney, dove dirige il dipartimento di Lingua e Culture Arabe e insegna nel programma di Lingua e Cultura Araba, nel programma di International and Global Studies, di European Studies e di International and Comparative Literary and Translation Studies. Dal 2016 cura insieme a Paola Caridi il Programma Anime Arabe, un Focus sulla letteratura e la cultura araba al Salone del Libro di Torino.
Risultati scientifici
La sua ricerca nel campo della storia delle donne si concentra sullo studio del femminismo egiziano. Ha pubblicato una biografia sulle donne arabe, sulla leadership politica delle donne arabe e sul cinema iracheno contemporaneo.
Attività editoriali e pubblicazioni
Monografie
[2013] Sorbera L. (con Lorenzo Casini e Maria Elena Paniconi), Modernità arabe. Nazione, narrazione e nuovi soggetti nel romanzo egiziano, Mesogea, Messina.
Curatele
[2018] Sorbera L. (con Bronwyn Winter), Contending Legitimacy in World Politics, Taylor and Francis, London.
Monografici di Riviste
[2016] Sorbera L. (con Bronwyn Winter), "Legitimacy". Special issue of Global Discourse: An Interdisciplinary Journal of Current Affairs and Applied Contemporary Thought, 6(3).
[2014] Sorbera L. (con Maurizio Marinelli), "Imagining Revolution". Special issue of Post-Colonial Studies, 17(1).
[2013] Sorbera L. (con Leila El Houssi), "Femminismi nel Mediterraneo". Special Issue of Genesis. The Journal of the Italian Society of Women Historians, 12(1).
Articoli in riviste scientifiche (peer reviewed)
[2017] Sorbera L., "The Debate about Veiling and Unveiling. A transnational History?", Contemporanea, 20(4): 681-699.
[2016] Sorbera L., "Body Politics and Legitimacy: Towards a feminist epistemology of the Egyptian revolution", Global Discourse: An Interdisciplinary Journal of Current Affairs and Applied Contemporary Thought, 6(3): 493-612.
[2014] Sorbera L., "Challenges of thinking feminism and revolution in Egypt between 2011 and 2014", Postcolonial Studies, 17(1): 74-86.
[2014] Sorbera L., "Writing Revolution: New Inspirations, new questions", Postcolonial Studies, 17(1): 104-108.
[2013] Sorbera L., "Femminismo e rivoluzione in Egitto e Tunisia, in Linee di Conflitto. Il mondo arabo in trasformazione". Dossier, Afriche e Orientied (by Massimiliano Trentin) 15(1-2): 38-52.
[2013] Sorbera L. (con Leila El Houssi), "Femminismi nel Mediterraneo", Genesis. The Journal of the Italian Society of Women’s Historians, 12(1): 5-12.
[2013] Sorbera L., "Early Reflections of an Historian on Feminism in Egypt in Times of Revolution", Genesis. The Journal of the Italian Society of Women’s Historians, 12(1): 13-42.
Riconoscimenti e premi
Premio Franca Pieroni Bortolotti per la migliore tesi di dottorato in storia delle donne e di genere, conferito nel 2006 dalla Società Italiana delle Storiche.
Funzione/Ruolo
Senior Research Fellow, Co-head Osservatorio Medio Oriente e Nord Africa, ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale)
Percorso professionale
Valeria Talbot è Senior Research Fellow e Co-Head of dell’Osservatorio su Medio Oriente e Nord Africa dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI). È inoltre docente a contratto al Master in Middle Eastern Studies (MIMES) dell’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali (ASERI) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore dove insegna Relazioni euro-mediterranee. Dal 2015 al 2017 è stata docente di Storia e Istituzioni del Medio Oriente presso l’Università IULM di Milano. Da alcuni anni coordina i corsi brevi dell’ISPI su “Europa e Mediterraneo” e “I paesi del Golfo: crisi, sfide e diversificazione economica”, dove svolge anche attività di docenza. Inoltre, ha effettuato docenze presso il Master Doing Business nel Mediterraneo e in Medio Oriente del Nuovo Istituto di Business Internazionale (NIBI) della Camera di Commercio di Milano e in altri corsi di formazione.
È invitata a conferenze e seminari in Italia e all’estero sulle tematiche di sua competenza, su cui viene inoltre intervistata dai media italiani e stranieri.
Dopo la laurea in Scienze Politiche presso l’Università di Catania, ha conseguito un Master of Philosophy in Relazioni internazionali presso il Graduate Institute of International Studies di Ginevra.
Risultati scientifici
I suoi principali filoni di ricerche si concentrano sulle dinamiche politiche e di sicurezza nell’area del Mediterraneo allargato, con un focus particolare sul ruolo degli attori esterni, sulle trasformazioni socio-politiche innescate dalle cosiddette Primavere arabe del 2011, sulla politica della Turchia in Medio Oriente e verso l’Asia, sulle monarchie del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC) e sulla crisi intra Golfo.
Dal 2015 lavora attivamente alla realizzazione della Conferenza annuale Rome MED Dialogues che ISPI organizza con il Ministero degli Esteri. Tra le altre cose, si occupa del coordinamento scientifico del MED Report, che raccoglie le analisi di esperti italiani e internazionali sulle questioni dell’area del Mediterraneo e del Medio Oriente.
Dal 2016 Valeria Talbot cura il rapporto trimestrale “Focus Mediterraneo allargato” realizzato dall’ISPI per l’Osservatorio di Politica Internazionale del Parlamento italiano e del Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale, per il quale negli anni ha contributo anche con lavori ad hoc sulla Turchia e sulle relazioni euro-mediterranee.
Dal 2013 al 2016 è stata coordinatrice scientifica per l’ISPI di Arab Trans, un progetto triennale finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del Settimo programma quadro. Il progetto, che ha coinvolto un consorzio di dodici membri tra università e centri di ricerca europei e arabi, ha analizzato le trasformazioni socio-politiche in sette paesi arabi basandosi su dati dei survey condotti in sette paesi arabi (Algeria, Egitto, Giordania, Iraq, Libia, Marocco e Tunisia). Dal 2013 collabora alla realizzazione dell’Atlante geopolitico Treccani-ISPI. Dal 2010 al 2016 è stata coordinatrice scientifica del progetto Med&Gulf Executive Briefings, svolto in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Promos Camera di Commercio di Milano, per le aziende e gli enti italiani interessati alle opportunità di business nell’area del Mediterraneo allargato.
Attività editoriali e pubblicazioni
Valeria Talbot ha coordinato e curato numerosi progetti di ricerca confluiti in diversi tipi di pubblicazione. Scrive commentary e articoli in italiano e inglese per ISPI e riviste online e cartacee.
Dal 2007 al 2011 è stata coordinatrice editoriale della rivista dell’ISPI Quaderni di Relazioni internazionali.
Tra le sue principali pubblicazioni:
[in corso di pubblicazione] Abbot P., Maggiolini P., Talbot V., Teti A., The EU’s Southern Neighbourhood Policy after the Arab Uprisings - A Failure Foretold,Palgrave.
[2019] Talbot, V., Lovotti, C. (a cura di), The Role of Russia in the Middle East and North Africa Region. Strategy or Opportunism?, EuroMeSCo Joint Policy Study n. 12
[2018] Talbot, V., Torelli, S. M. (a cura di), Building Trust: the Challenge of Peace and Stability in the Mediterranean, ISPI MED Report.
[2018] Talbot, V. (a cura di), Turkey: Towards a Eurasian Shift?, ISPI Report.
[2017] Talbot, V., Torelli S. M. (a cura di), Looking Ahead: Charting New Path for the Mediterranean, ISPI MED Report.
[2017] Talbot, V., Fasulo F., "The MENA Region: Where the Belt Joins the Road", in Amighini A. (a cura di), China’s Belt and Road: a Game Changer?, ISPI Report.
[2017] Talbot, V., Frappi C., La politica estera della Turchia, Rapporto per il Parlamento italiano e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
[2017] Teti, A., Maggiolini, P., Talbot, V. and Abbot, P., "MENA Populations' Perceptions of Key Challenges, International context, and the Role of the European Union", Arab Transformations, Working Paper n. 9.
[2016] Talbot, V., Torelli, S. M. (a cura di), Leaving the Storm Behind: Ideas for a New Mediterranean. ISPI MED Report.
[2015] Talbot, V., Lovotti, C., Il rilancio della cooperazione euro-mediterranea, Rapporto per il Parlamento italiano e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
[2015] Talbot, V. (a cura di), The Rising Gulf. The New Ambitions of the Gulf Monarchies, ISPI Report.
[2015] Talbot, V. (a cura di), The Uncertain Path of the New Turkey, ISPI Report.