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Risultati: 3


Valentina Bambini
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Area STEM: Psicologia e neuroscienze

Competenze: neurolinguistica, psicolinguistica

Parole chiave: comunicazione, comunicazione sociale, disturbi della comunicazione sociale, disturbi del linguaggio, linguaggio, metafora, umorismo

Regione: Lombardia


Funzione/Ruolo

Professoressa ordinaria di Linguistica alla Scuola Universitaria di Studi Superiori IUSS Pavia

Percorso professionale

Si forma in linguistica alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Nel corso del dottorato di ricerca, conseguito nel 2007 sempre alla Scuola Normale Superiore di Pisa, intraprende studi di neurolinguistica, conducendo esperimenti di risonanza magnetica funzionale e di elettroencefalografia sulla comprensione della metafora verbale. Nel 2009, grazie ad un finanziamento ottenuto dalla Regione Toscana per la creazione di un test per la valutazione dei disturbi comunicativi nella patologia, diventa ricercatrice junior. Nel 2011 si sposta alla Scuola Universitaria di Studi Superiori IUSS di Pavia, prima come ricercatrice senior e poi come Professoressa Associata e, dal 1° novembre 2022, Ordinaria. Come docente a contratto o “visiting lecturer”, ha insegnato neurolinguistica e pragmatica sperimentale in vari atenei in Italia e all’estero, tra cui l’Università Vita-Salute S. Raffaele di Milano, l’Università di Pisa, l’Università di Verona, l’Università di Zurigo, la Scuola Normale Superiore di Pisa, l’Università di Trondheim. Alla Scuola IUSS coordina il Dottorato in Neuroscienze Cognitive e Filosofia della Mente, a titolo congiunto con l’Università Vita-Salute S. Raffaele di Milano.

Risultati scientifici

Si occupa di neurolinguistica, con particolare riferimento alle abilità comunicative cosiddette ‘pragmatiche’, che permettono di comunicare efficacemente e di andare oltre il significato letterale delle parole. I suoi risultati scientifici riguardano principalmente due filoni di ricerca. Il primo è incentrato sui meccanismi neurofisiologici che consentono la comprensione degli impliciti linguistici, come le metafore, l’ironia e le battute umoristiche. Si tratta di fenomeni molto frequenti, che da un lato apportano benefici alla comunicazione (ad esempio rendendola più efficace), ma dall’altro producono un aumento dei costi di elaborazione nel nostro cervello. In questo ambito ha realizzato uno studio di neuroimmagine sulla comprensione delle metafore e diversi studi con registrazione dell’elettroencefalogramma.

Il secondo filone di ricerca riguarda i disturbi del linguaggio, in particolare il disturbo pragmatico del linguaggio. Tale disturbo può manifestarsi nel neurosviluppo (ad esempio nello spettro autistico) ma anche in individui adulti affetti da patologie neurologiche o psichiatriche. Esso comporta difficoltà ad avere conversazioni adeguate al contesto e a cogliere gli aspetti più coloriti ed emotivi del linguaggio, compromettendo dunque gravemente la sfera sociale dell’individuo. In questo ambito di ricerca ha coordinato un progetto finanziato dalla Regione Toscana (2010-2013), che ha portato alla creazione del test APACS (“Assessment of Pragmatic Abilities and Cognitive Substrates”). APACS è stato utilizzato per descrivere il disturbo pragmatico del linguaggio in varie popolazioni, tra cui schizofrenia, sclerosi laterale amiotrofica, sclerosi multipla, dislessia, trauma cranico e malattia di Parkinson. Il test APACS è in corso di adattamento dall’italiano ad altre lingue.

Dal 2017 coordina il progetto “The interpretative brain”, finanziato dal MIUR e finalizzato alla creazione di strumenti di riabilitazione e promozione delle abilità pragmatiche nella patologia e nell’arco di vita. Il progetto si occupa anche dello studio dei rapporti tra abilità comunicative e abilità di cognizione sociale (teoria della mente), attraverso studi comportamentali e neurofisiologici.

Nel 2017 ha fondato (insieme a F. Domaneschi) il network XPRAG.it (Experimental Pragmatics in Italy), che mira a offrire un forum italiano per discutere – a livello internazionale – di temi di pragmatica in chiave sperimentale.

Attività editoriali e pubblicazioni

È autrice di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste e volumi nazionali ed internazionali, fra cui:

In italiano a carattere didattico/divulgativo:

[2017] Bambini V. Il cervello pragmatico. Carocci.

[2017] Bambini V. Dove risiede il linguaggio? Linguaggio, cervello e neurolinguistica.In Masini F, Grandi N (a cura di), Tutto ciò che hai sempre voluto sapere sul linguaggio e sulle lingue, Caissa Italia, 113-116.

[2013] Bambini V. La lingua di Dante entra in risonanza: contributi italiani allo studio dei correlati neurobiologici del linguaggio. In Maraschio N, De Martino D (a cura di), L’italiano dei saperi. Ricerca, scoperta, innovazione, Le Lettere, 7-23.

In inglese a carattere specialistico:

[2019] Canal P, Bischetti L, Di Paola S, Bertini C, Ricci I, Bambini V.  ‘Honey, shall I change the baby? – Well done, choose another one’: ERP and time-frequency correlates of humor processing.Brain and Cognition.

[2019] Bambini V, Canal P, Resta D, Grimaldi M. Time-course and neurophysiological underpinnings of metaphor in literary context. Discourse Processes, 56:77-97.

[2018] Lecce S, Ronchi L, Del Sette P, Bischetti L, Bambini V. Interpreting physical and mental metaphors: Is Theory of Mind associated with pragmatics in middle childhood?. Journal of Child Language.

[2018] Schaeken W, Van Haeren M, Bambini V. The understanding of scalar implicatures in Children with Autism Spectrum Disorder: Dichotomized responses to violations of informativeness.Frontiers in Psychology, 9:1266.

[2016] Bambini V, Arcara G, Martinelli I, Bernini S, Alvisi E, Moro A, Cappa S, Ceroni M. Communication and pragmatic breakdowns in amyotrophic lateral sclerosis patients. Brain and Language, 153–154:1–12 .

[2016] Arcara G, Bambini V. A test for the Assessment of Pragmatic Abilities and Cognitive Substrates (APACS): Normative data and psychometric properties. Frontiers in Psychology, 7:70 

[2016] Bambini V, Bertini C, Schaeken W, Stella A, Di Russo F. Disentangling metaphor from context: An ERP study.Frontiers in Psychology, 7:559.

[2016] Bambini V, Arcara G, Bechi M, Buonocore M, Cavallaro R, Bosia M. The communicative impairment as a core feature of schizophrenia: Frequency of pragmatic deficit, cognitive substrates, and relation with quality of life. Comprehensive Psychiatry, 71:106-120.

[2014] Catani M, Bambini V. A model for Social Communication And Language Evolution and Development (SCALED).Current Opinion in Neurobiology, 28:165-171.

[2014] Weiland H, Bambini V, Schumacher P. The role of literal meaning in figurative language comprehension: evidence from masked priming ERP. Frontiers in Human Neuroscience, 8:583.

[2011] Bambini V, Gentili C, Ricciardi E, Bertinetto PM, Pietrini P. Decomposing metaphor processing at the cognitive and neural level through functional magnetic resonance imaging, Brain Research Bulletin 86(3-4):203-216.

Maria Luisa Gorno Tempini
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Area STEM: Psicologia e neuroscienze

Competenze: neurologia comportamentale

Parole chiave: afasia, Alzheimer, dislessia, disturbi dell'apprendimento, lettura, linguaggio, malattie neuro degenerative, neuroscienze, sintassi

Regione: ESTERO


Funzione/Ruolo

Professoressa di Neurologia presso l'Università della California, San Francisco

Percorso professionale

Dopo aver conseguito la laurea presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Brescia nel 1993, prosegue gli studi attraverso un tirocinio formativo in neurologia all'Università di Modena e Reggio Emilia. Successivamente, consegue un dottorato di ricerca in Neuroscienze all'University College di Londra e si specializza in Neurologia comportamentale al UCSF Memory and Aging Center di San Francisco. Negli ultimi anni Maria Luisa Gorno Tempini oltre a insegnare neurologia a San Francisco, si è impegnata nello studio delle malattie neurodegenerative, in particolare della demenza frontotemporale e dell'afasia primaria progressiva (PPA), anche attraverso l'utilizzo di tecniche di neuroimaging e di neuropsicologia del linguaggio.

Gorno Tempini irige il laboratorio di neurobiologia del linguaggio dell'UCSF Memory and Aging Center. Ha anche co-fondato il Centro Dislessia dell'UCSF nel 2015 ed è co-direttrice del centro.

Risultati scientifici

Al Centro Dislessia dell'UCSF, dirige un grande team multidisciplinare di clinici e scienziati con competenze in neurologia comportamentale, neuroscienze cognitive, patologia del linguaggio e tecniche avanzate di neuroimaging. Il suo lavoro nei disturbi del neurosviluppo mira a scoprire i distinti fenotipi clinici e biologici della dislessia e il miglior approccio per diagnosticarli e correggerli.

Attività editoriali e pubblicazioni

È autrice di oltre 170 articoli su riviste scientifiche sulla neurobiologia dei disturbi del linguaggio ed è stata invitata a parlare a conferenze in tutto il mondo, tra cui l'American Academy of Neurology e il Senato italiano.

Deny Menghini
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Area STEM: Psicologia e neuroscienze

Competenze: neuropsicologia dello sviluppo

Parole chiave: apprendimento, coronavirus, Covid 19: impatto psicologico su bambini e adolescenti, Covid-19 in età pediatrica, deficit di attenzione e iperattività, dislessia, disturbi dello sviluppo, linguaggio, sindromi genetiche, terapia dislessia

Regione: Lazio


Funzione/Ruolo

Psicologa e Psicoterapeuta presso l'Unità di Neuropsichiatria Infantile dell'Istituto Scientifico di Ricerca e Cura Bambino Gesù di Roma

Percorso professionale

Dopo la laurea in Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione presso La Sapienza di Roma, prosegue la sua formazione con un Perfezionamento in Psicopatologia dell'Apprendimento presso l'Università di San Marino. Dal 1998 svolge attività di ricerca presso l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Nel 2004 consegue il Dottorato di Ricerca in Scienze cognitive e della Riabilitazione presso la L.U.M.S.A. di Roma. Nel 2013 ottiene un contratto di assunzione a tempo indeterminato, come Psicologa, Dirigente I livello, presso il Dipartimento di Neuroscienze, U.O.C. Neuropsichiatria Infantile dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, responsabile prof. Stefano Vicari. Nel 2014 ottiene l'abilitazione nazionale come professoressa associata per l'insegnamento di Psicologia Generale, Psicobiologia, Psicometria. Ha insegnato Psicofisiologia e Neuropsicologia e Tecniche di Osservazione del Comportamento Infantile e Neuropsicologia Comportamentale presso l'Università Europea di Roma. E' specializzata in Psicoterapia cognitivo-comportamentale. Svolge attività didattica in diversi Master di Neuropsicologia e Scuole di Specializzazione ad orientamento Cognitivo Comportamentale. Svolge attività clinica di diagnosi dei disturbi dell'apprendimento e dello sviluppo. Coordina un gruppo di ricerca che si occupa della sperimentazione e applicazione di tecniche riabilitative innovative come la stimolazione cerebrale non invasiva per il trattamento di disturbi evolutivi come la dislessia.

Risultati scientifici

I suoi interessi di ricerca riguardano lo studio del profilo neuropsicologico di diversi disturbi dello sviluppo, come i disturbi dell'apprendimento, del linguaggio, il deficit di attenzione e iperattività e la disabilità intellettiva. Il suo ambito di ricerca è lo studio dei correlati neurobiologici e della relazione fra il cervello e il profilo neuropsicologico dei disturbi dello sviluppo. Dal 2012 Deny Menghini e il suo team di ricercatori dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, in collaborazione con il Laboratorio di stimolazione cerebrale della Fondazione Santa Lucia, hanno iniziato ad utilizzare a fini sperimentali una nuova tecnica per il trattamento della dislessia. La tecnica impiegata viene definita stimolazione cerebrale non invasiva e permette di stimolare in maniera indolore e miratamente le aree cerebrali in cui si osserva una minore attività cerebrale nelle persone con dislessia. Visti i risultati preliminari incoraggianti, la ricerca sta proseguendo aumentando il numero di partecipanti coinvolti nello studio e definendo il protocollo più efficace (ad esempio, il numero di incontri necessari, le specifiche aree cerebrali da stimolare e la durata ottimale dell'intervento) in modo da poterlo presto estendere alla pratica clinica.

Attività editoriali e pubblicazioni

Autrice di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali fra cui:

[2018] Costanzo F, Rossi S, Varuzza C, Varvara P, Vicari S, Menghini D. Long-lasting improvement following tDCS treatment combined with a training for reading in children and adolescents with dyslexia. Neuropsychologia. 

[2018] Menghini D, Armando M, Calcagni M, Napolitano C, Pasqualetti P, Sergeant JA, Pani P, Vicari S. The influence of Generalized Anxiety Disorder on Executive Functions in children with ADHD. Eur Arch Psychiatry Clin Neurosci. 268(4):349-357.

[2016] Costanzo FVaruzza CRossi SSdoia SVarvara POliveri MGiacomo KVicari SMenghini D.. Evidence for reading improvement following tDCS treatment in children and adolescents with Dyslexia. Restorative Neurology and Neuroscience, 34(2):215-26.

[2016] Costanzo F, Varuzza C, Rossi S, Sdoia S, Varvara P, Oliveri M, Koch G, Vicari S, Menghini D. Reading changes in children and adolescents with dyslexia after transcranial direct current stimulation. Neuroreport, 27(5):295-300. 

[2015] Costanzo F, Menghini D, et al. Transcranial Direct Current Stimulation Treatment in an Adolescent with Autism and Drug-Resistant Catatonia.Brain Stimulation 8(6).

[2015] De Crescenzo F, Licchelli S, Ciabattini M, Menghini D, et al. The use of actigraphy in the monitoring of sleep and activity in ADHD: A meta-analysis. Sleep Medicine Reviews 26. 

[2014] Varvara P, Varuzza C, Sorrentino AC, Vicari S, Menghini D. Executive functions in developmental dyslexia. Frontiers in Human Neuroscience, 8:120. 

[2013] Costanzo F, Menghini D, Caltagirone C, Oliveri M, Vicari S. How to improve reading skills in dyslexics: the effect of high frequency rTMS. Neuropsychologia, 51(14):2953-9. 

[2012] Costanzo F, Menghini D, Caltagirone C, Oliveri M, Vicari S. High frequency rTMS over the left parietal lobule increases non-word reading accuracy. Neuropsychologia, 50(11):2645-51. 

[2011] Menghini D, Costanzo F, Vicari S. Relationship between brain and cognitive processes in Down syndrome. Behavior Genetics, 41(3):381-93.

Riconoscimenti e premi

Nel 2010 ha ottenuto un Grant della Fondation Jerome Lejeune per un progetto di ricerca sui correlati cerebrali nella sindrome di Down.

Nel 2012 ha ricevuto un finanziamento dal Ministero della Salute nell'ambito del Young Italian Researchers Grant grazie al quale è nato il gruppo di ricerca per innovazioni terapeutiche nei disturbi dello sviluppo.