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Maria Cristina De Sanctis
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Area STEM: Fisica

Competenze: astrofisica, astronomia

Parole chiave: ASI (Agenzia Spaziale Italiana), asteroidi, comete, dawn, ESA (European Space Agency), exomars, missioni spaziali, NASA (National Aeronautics and Space Administration), planetologia, rosetta, sistema solare

Regione: Lazio


Funzione/Ruolo

Prima ricercatrice dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) sezione di Roma

Percorso professionale

Dopo aver conseguito la laurea in Fisica all'università La Sapienza di Roma nel 1992, prosegue la sua formazione conseguendo nel 1997 un dottorato di ricerca in Astronomia svolto presso il reparto di Planetologia dell'IASF di Roma, l'Osservatorio di Parigi e la stessa università. Nel 1996 grazie a una borsa di studio del CNR spende un anno presso il loro Istituto di Astrofisica Spaziale. Nel 1998 è ricercatrice a tempo determinato presso lo stesso Istituto di Astrofisica Spaziale del CNR, per diventare dal 2001 ricercatrice a tempo indeterminato del CNR, oggi Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali dell'INAF.

Risultati scientifici

Gli interessi di ricerca di Maria Cristina De Sanctis comprendono principalmente tre campi di studio: i corpi minori del sistema solare e delle superfici planetarie, l'evoluzione termica di corpi del sistema solare, la strumentazione per missioni spaziali. Nello specifico ha analizzato i dati provenienti da osservazioni telescopiche, spaziali e di laboratorio; attraverso queste analisi è stato possibile indagare la composizione di comete e asteroidi, della superficie della Luna e di Mercurio. In particolare ha studiato le caratteristiche mineralogiche di asteroidi tramite osservazioni da terra e da spazio, nonché le emissioni dei gas cometari tramite osservazioni ad alta risoluzione spettrale. Nell'ambito dell'evoluzione termica, ha studiato i corpi ghiacciati del sistema solare, sviluppando un codice numerico complesso che permette di simulare i processi di differenziazione ed evoluzione di tali oggetti (comete, KBOs, Centauri, asteroidi). Per studiare l'evoluzione di tali oggetti è stato messo a punto un codice numerico piuttosto complesso che permette di indagare i processi di differenziazione di corpi ghiacciati, come i nuclei cometari, e non, come gli asteroidi. Questo codice è uno dei più completi esistenti e rappresenta un riferimento nella comunità scientifica internazionale. Maria Cristina De Sanctis ha inoltre sviluppato strumentazione per missioni spaziali, spettrometri a immagine e camere multi spettrali, allo scopo di permettere lo studio delle composizioni degli oggetti del sistema solare. In tale ambito ha seguito lo sviluppo d'interi progetti, in qualità di responsabile o vice responsabile, occupandosi del coordinamento scientifico e tecnico delle attività del team e delle relazioni con il team industriale e con il team ESA o NASA. Nell'ambito della missione Rosetta, ha collaborato alla proposta di uno spettrometro ad immagine, VIRTIS, che è stato selezionato per il payload di Rosetta. In particolare è stata curata la definizione degli obiettivi scientifici e dei requisiti strumentali. Caratteristica principale di questo strumento è avere la possibilità di immagine contemporaneamente all'acquisizione di spettri a media/alta risoluzione. Lo studio delle superfici di asteroidi è stato fatto anche tramite i dati dello spettrometro VIR, di cui è responsabile, a bordo della sonda NASA Dawn che ha osservato sia Vesta che il pianeta nano Cerere. Per l'esplorazione di Marte ha collaborato a diverse proposte in ambito NASA ed ESA. Lo spettrometro a immagini miniaturizzato MA_MISS è attualmente parte del payload della missione ESA Exomars 2020 ma era stato anche selezionato per NASA Mars Sample Return 2003 Lander Mission (MARS 2003). Sempre nell'ambito ESA, è co-investigator dello strumento MAJIS sulla sonda JUICE per lo studio del sistema di Giove e dello strumento SIMBIO-SYS sulla sonda Bepi-Colombo, dedicata allo studio di Mercurio.

Attività editoriali e pubblicazioni

Autrice di più di 180 pubblicazioni su riviste internazionali fra cui:

(2016) De Sanctis MC, Raponi A, Ammannito E, Ciarniello M, Toplis MJ, McSween HY, Castillo-Rogez JC, et al. Bright carbonate deposits as evidence of aqueous alteration on (1) Ceres. Nature, 536, 7614:54-57.
(2016) Filacchione G, De Sanctis MC, Capaccioni F, Raponi A, Tosi F, et al. Exposed water ice on the nucleus of comet 67P/Churyumov-Gerasimenko. Nature, 529, 7586:368-372.
(2016) Russell CT, Raymond CA, Ammannito E, Buczkowski DL, De Sanctis MC, Hiesinger H, Jaumann R, Konopliv AS, et al. Dawn arrives at Ceres: Exploration of a small, volatile-rich world. Science, 353 (6303):1008-1010.
(2016) Combe JP, McCord TB, Tosi F, Ammannito E, Carrozzo FG, De Sanctis MC, Raponi A, Byrne S, et al. Detection of local H2O exposed at the surface of Ceres. Science, 353, 6303, aaf3010.
(2016) Ammannito E, DeSanctis MC, Ciarniello M, Frigeri A, Carrozzo FG, et al. Distribution of phyllosilicates on the surface of Ceres. Science, 353 (6303).
(2016) Buczkowski DL, Schmidt BE, Williams DA, Mest SC, Scully JEC, Ermakov AI, Preusker F, Schenk P, Otto KA, Hiesinger H, O'Brien D, Marchi S, Sizemore H, Hughson K, Chilton H, Bland M, Byrne S, Schorghofer N, Platz T, Jaumann R, Roatsch T, Sykes MV, Nathues A, De Sanctis MC, et al. The geomorphology of Ceres. Science, 353,6303, aaf4332.
(2015) De Sanctis MC, Ammannito E, Raponi A, Marchi S, McCord TB, McSween HY, Capaccioni F, Capria MT, Carrozzo FG, Ciarniello M, et al. Ammoniated phyllosilicates with a likely outer Solar System origin on (1) Ceres. Nature, 528,7581:241-244.
(2015) De Sanctis MC, Capaccioni F, Ciarniello M, Filacchione G, Formisano M, Mottola S, Raponi A, Tosi F, Bockelée-Morvan D, Erard S, et al. The diurnal cycle of water ice on comet 67P/Churyumov-Gerasimenko. Nature,525,7570:500-503.
(2013) Ammannito E, De Sanctis MC, Palomba E, Longobardo A, Mittlefehldt DW, McSween HY, et al. Olivine in an unexpected location on Vesta's surface. Nature, 504(7478).122-125.
(2012) De Sanctis MC, Ammannito E, Capria MT, Tosi F, Capaccioni F, Zambon F, Carraro F, Fonte S, Frigeri A, Jaumann R, et al. Spectroscopic Characterization of Mineralogy and Its Diversity Across Vesta. Science, 336(6082), 697.

È inoltre autrice del libro Heat and Gas Diffusion in Comet Nuclei (International Space Science Institute, 2006). 

Fa parte dell'editorial board del giornale Space Science Review.

Riconoscimenti e premi

Maria Cristina de Sanctis ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.

Nel 2004, il Premio scientifico ESA “Outstanding contribution to  Rosetta Mission”.

Nel 2008, il Premio NASA Achievement  “Dawn Science Payload”.

Nel 2009, il Premio NASA Achievement  “DAWN post-lunch payload characterization and calibration activities”.

Nel 2012, il Premio NASA Achievement “Exceptional and Succesful execution of the DAWN  at  Vesta”.

Nel 2013, il Premio NASA Achievement "Dawn science data analysis at Vesta”.

Nel 2015, il Premio scientifico ESA  “Outstanding scientific contribution to  VEX Mission”.

Nel 2016, il Premio scientifico ESA “Outstanding scientific contribution to Rosetta Mission”.

Nel 2017, il prestigioso riconoscimento NASA Exceptional Scientific Achievement Medal.

L'asteroide  17899 Mariacristina è stata chiamata così in suo onore.