Informativa e consenso per l'uso dei cookie

Il nostro sito salva piccoli pezzi di informazioni (cookie) sul dispositivo, al fine di fornire contenuti migliori e per scopi statistici. È possibile disattivare l'utilizzo di cookies modificando le impostazioni del tuo browser. Continuando la navigazione si acconsente all'utilizzo dei cookie.

Leggi l'informativa Accetto

Risultati: 13


Giovannella Baggio
uploads/Giovannella_BAGGIO.jpg

Area STEM: Scienze cliniche e scienza dell'alimentazione

Competenze: geriatria, gerontologia, medicina di genere

Parole chiave: Covid-19, donne, fattori ambientali, genere, geni, longevità, malattie del metabolismo, medicina genere-specifica, salute, salute femminile

Regione: Veneto


Funzione/Ruolo

Professoressa ordinaria di Medicina di Genere all'Università degli Studi di Padova. Presidente del Centro Studi Nazionale su Salute e Medicina di Genere. Membro eletto del Comitato scientifico della Società Internazionale di Medicina di genere www.isogem.com.

Percorso professionale

Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Padova nel 1972, prosegue la sua formazione prima con la specializzazione in Endocrinologia all'Università di Pavia poi come research fellow presso la Ludolf Krehl Klinik dell'Università di Heidelberg (Germania Occidentale). Successivamente si  specializza in Medicina Interna presso l'Università di Padova. Dal 1980 al 1988 ricopre il ruolo di ricercatrice confermata prima presso la cattedra di Gerontologia e Malattie del Ricambio dell'Istituto di Medicina Clinica, successivamente presso la Cattedra di Patologia Medica I dell'Istituto di Medicina Interna, dell'Università degli Studi di Padova. Dal 1987 è professoressa associata di Gerontologia e Geriatria nelle due università di Pavia e Padova, nel 1995 al 1999 è professoressa ordinaria di Medicina Interna all'Università di Sassari, dove nel 1996 fonda e dirige la Scuola di Specialità di Gerontologia e Geriatria dell'Università. 

Dal 1999, alla carriera accademica affianca quella clinica, ricoprendo fino al 2017 la direzione dell'Unità Operativa Complessa di Medicina Generale dell'Azienda Ospedaliera Università di Padova. 

Nel 2013 viene chiamata per "chiara fama" a ricoprire il ruolo di professoressa ordinaria di Medicina di Genere dall'Università di Padova, dove attualmente è professoressa ordinaria fuori ruolo.

Nell'aprile del 2020 viene chiamata dal Capo della Protezione civile, su proposta del Presidente del Consiglio, a integrare il Comitato tecnico-scientifico per la gestione dell'emergenza Covid-19.

Risultati scientifici

Dal 1996 a oggi l'attività di ricerca di Giovannella Baggio si è focalizzata prevalentemente sui fattori determinanti l'invecchiamento e la longevità, in particolare sull'interazione tra geni e fattori ambientali che nell'uomo e nella donna sembra seguire traiettorie differenti. Questi studi l'hanno condotta a occuparsi di Medicina di Genere e a fondare, nel 2009, il primo Centro Studi Nazionale su Salute e Medicina di Genere, di cui è Presidente. Si sa ormai che il genere gioca un ruolo cruciale nella manifestazione delle malattie e quindi nelle possibilità di prevenirle e di curarle. L'infarto, ad esempio, è la prima causa di morte nelle donne, ma i sintomi non sono gli stessi dell'uomo (il tipico dolore al petto, ad esempio, spesso nelle donne compare solo in una fase avanzata) e inoltre alcuni esami sono meno efficaci: il cicloergometro o test da sforzo nelle donne ha una sensibilità decisamente inferiore, mentre sono più adatti altri esami, come la scintigrafia o risonanza magnetica miocardica, l'ecostress cardiaca. Inoltre nelle donne il diabete aumenta il rischio di infarto tre volte più di quanto non accada nell'uomo, e chi fa prevenzione deve saperlo. Il riferimento per le ricerche sulla medicina di genere è Bernardine Healy, cardiologa e prima donna a capo del National Institutes of Health che nel 1991 pubblicò un articolo intitolato "La sindrome di Yentl", che diede una grande spinta alla consapevolezza delle diversità fra uomo e donna in cardiologia. Oggi non si studiano le differenze di genere solo nelle malattie cardiovascolari: le donne sono colpite due volte più degli uomini dall'Alzheimer, probabilmente a causa di fattori biologici, ambientali, genetici. Eppure quasi tutte le scoperte e i progressi dell'ultimo mezzo secolo sono stati ottenuti su casistiche maschili, con alcune eccezioni come la ricerca sulla depressione o sull'osteoporosi. Per diffondere questa nuova consapevolezza, negli ultimi anni Giovannella Baggio ha organizzato: il 1°, 2° e 3° Congresso Nazionale di Medicina di Genere a Padova, il 1° Congresso Nazionale di Oncologia di Genere, dove ricercatori italiani e stranieri per la prima volta si sono confrontati nei differenti campi della medicina sulle differenze di genere. Per tale motivo viene invitata in tutta Italia a tenere conferenze. Presenta lavori e partecipa in qualità di relatrice, di moderatrice e di "relatrice invitata" ai più importanti Congressi Nazionali ed Internazionali nel campo delle Malattie del Metabolismo, dell'Arteriosclerosi, della Farmacologia Clinica, della Gerontologia e Geriatria, della Medicina Interna e della Medicina di Genere.

Attività editoriali e pubblicazioni

Giovannella Baggio è fondatrice ed editor dell'Italian Journal of Gender-specific Medicine; è autrice di 6 monografie e 270 pubblicazioni scientifiche, fra cui:

(2016) Ostan R, Monti D, Gueresi P, Bussolotto M, Franceschi C, Baggio G. Gender, aging and longevity in humans: an update of an intriguing/neglected scenario paving the way to a gender-specific medicine. Clinial Science, 130(19):1711-25.
(2015) Sergi G, Veronese N, Fontana L, De Rui M, Bolzetta F, Zambon S, Corti MC, Baggio G, Toffanello ED, Crepaldi G, Perissinotto E, Manzato E. Pre-frailty and risk of cardiovascular disease in elderly men and women: the Pro.V.A. study. Journal of the American College of Cardiology, 65(10):976-83.
(2015) Baggio G. Dalla medicina di genere alla medicina genere-specifica. From Gender medicine to Gender-specific Medicine. Italian Journal of Gender-Specific Medicine, 1:2-5.
(2014) Toffanello ED, Sergi G, Veronese N, Perissinotto E, Zambon S, Coin A, Sartori L, Musacchio E, Corti MC, Baggio G, Crepaldi G, Manzato E. Serum 25-hydroxyvitamin d and the onset of late-life depressive mood in older men and women: the Pro.V.A. study. The journals of gerontology. Series A, Biological sciences and medical sciences, 69(12):1554-61.
(2013) Baggio G, Corsini A, Floreani A, Giannini S, Zagonel V. Gender medicine: a task for the third millennium. Clinical Chemistry and Laboratory Medicine, 51(4):713-27.
(2009) Bilato C, Corti MC, Baggio G, Rampazzo D, Cutolo A, Ilicato S, Crepaldi G. Prevalence, Functional Impact, and Mortality of Atrial Fibrillation in an Older Italian Population (from tha Pro.V.A. Study). American Journal of Cardiology, 104(8):1092-7.
(2008) Capri M, Salvioli S, Monti D, Caruso C, Candore G, Vasto S, Olivieri F, Marchegiani F, Sansoni P, Baggio G, Mari D, Passarino G, De Benedictis G, Franeschi C. Human longevity within an evolutionary perspective: The peculiar paradigm of post-reproductive genetics. Experimental Gerontology, 43(2):53-60.
(2007) Corti MC, Baggio G, Sartori L, Barbato G, Manzato E, Musacchio E, Ferrucci L, Cardinali G, Donato D, Launer LJ, Zambon S, Crepaldi G, Guralnik JM. White Matter Lesions and the risk of incident hip fracture in older persons: Results from the PRO.V.A. (PROgetto Veneto Anziani) Study. Archives of Internal Medicine, 167(16):1745-1751.
(2006) Caselli G, Pozzi L, Vaupel JW, Deiana L, Pes G, Carru C, Franceschi C, Baggio G. Family clustering in Sardinian longevity: A genealogical approach. Experimental Gerontology, 41(8):727-736.
(2002) Deiana L, Pes GM, Carru C, Ferrucci L, Franceschi C, Baggio G.The "Oldest Man on the Planet". Journal of the American Geriatrics Society, 50:2098-9.

Riconoscimenti e premi

Giovannella Baggio ha fatto parte e fa parte di numerose società scientifiche italiane e internazionali come la Società Italiana di Medicina Interna (SIMI), la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) (nella quale ha fatto parte del direttivo dal 1997 al 2001 quale membro eletto) dal 1990 al 2005 e l'International Society of Gerontology (IAS). E' stata socia della Società Italiana per lo Studio dell'Arteriosclerosi (SISA), nella quale ha fatto parte del direttivo quale membro eletto fino al 2005. Fino al 2000 è stata socia del Gruppo di Studio per Malattie Dismetaboliche e dell'Arteriosclerosi. Dal 1977 al 1995 è stata membro dell'European Lipoprotein Club, della International Atherosclerosis Society e della European Atherosclerosis Society. Dal 1989 al 1996 e dal 2000 al 2006 è membro della Gerontological Society of America (GSA). Dal 2007 è membro della IGM Society (International Gender Medicine) e dal 2012 è Membro eletto del Comitato scientifico di tale Società Internazionale. Dal 2009 è Fondatrice e Presidente del Centro Studi Nazionale su Salute e Medicina di Genere Dal luglio 2014 è componente nell'ambito del Centro Studi, Documentazione e Ricerca della FNOMCeO della commissione "Promozione dell'educazione terapeutica e della medicina di genere" Dal giugno 2012 è eletta membro del Consiglio Direttivo della International Gender Medicine Society. Nel 2013 è vincitrice del Premio Paul Harris Fellow del Rotary Internazionale e nel 2016 vince il Premio AMMI "una donna, una storia".

Patrizia Burra
uploads/Patrizia_BURRA.jpg

Area STEM: Scienze cliniche e scienza dell'alimentazione

Competenze: epatologia, gastroenterologia

Parole chiave: biologia molecolare, cellule staminali, cirrosi epatica, coronavirus, Covid-19, epatite, fegato, malattie epatiche, trapianto del fegato

Regione: Veneto


Funzione/Ruolo

Professoressa ordinaria di Gastroenterologia e Delegata alle Scuole di Specializzazione e all’Osservatorio per la formazione specialistica post lauream, all'Università degli studi di Padova.Responsabile dell'Unità di Trapianto Multiviscerale dell'Azienda Ospedale Università di Padova. 

Percorso professionale

Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia, conseguita all'Università degli Studi di Padova nel 1984, prosegue la sua formazione attraverso la specializzazione in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva presso Scuola di Specializzazione di Padova. Nel 1993 consegue il dottorato di ricerca in Scienze Epatologiche. Dallo stesso anno entra nell'Azienda Ospedaliera - Università di Padova, prima come assistente di Gastroenterologia e dal 1997 come Dirigente Medico di I livello. Dal 2001 è ricercatrice universitaria di Gastroenterologia presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Oncologiche e Gastroenterologiche dell'Università di Padova. Dal 2004 al 2008 è Responsabile del Centro Regionale Specializzato di Terapia Cellulare delle Malattie Metaboliche, mentre dal 2010 è Responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale "Trapianto Multiviscerale" dell'Azienda Ospedaliera - Università di Padova. Nel 2014 diventa professoressa associata e nel 2019 ordinaria di Gastroenterologia dell'Università di Padova. Dal 2015 al 2021 è prorettrice alla Formazione Post Lauream dell'Università di Padova. Dal 2021 Delegata alle Scuole di Specializzazione e all'Osservatorio per la formazione specialistica post lauream, presso lo stesso Ateneo.

Attualmente è Segretaria della Società Italiana di Gastroenterologia (SIGE), Presidente del North Italian Transplant program (NITp), e presidente eletta della commissione per gli affari pubblici dell’United European Gastroenterology (UEG). È inoltre presidente onoraria dell’European Board Transplant Medicine e Coordinatrice della Commissione Permanente Trapianti dell’Associazione Italiana Studio Fegato (AISF). 

Risultati scientifici

Patrizia Burra svolge da anni ricerca clinica, occupandosi principalmente della cirrosi epatica, dell'epatopatia alcolica, delle malattie dismetaboliche e delle complicanze post-trapianto di fegato, concentrandosi inoltre sulla qualità della vita dei pazienti che hanno subito un trapianto. In passato ha svolto studi sulla funzione neurologica e sul flusso cerebrale regionale mediante la SPECT (tomografia ad emissione di fotone singolo) e ed ha condotto studi quantitativi sulla funzione neurologica, in soggetti candidati al trapianto di fegato mediante PET (tomografia a emissione di positroni). Oltre alla ricerca clinica, Patrizia Burra si è occupata di ricerca di base, principalmente svolgendo studi sulle colture primarie di epatociti umani, sui recettori per gli ormoni tiroidei e sulle cellule staminali dal cordone ombelicale e il loro differenziamento in epatociti.

Attività editoriali e pubblicazioni

Patrizia Burra è Associate Editor di Transplant International dal 2009 e dell'American Journal of Transplantation dal 2010 al 2015. È inoltre autrice di oltre 240 pubblicazioni scientifiche nazionali ed internazionali, fra cui:

(2016) Alisi A, Balsano C, Bernabucci V, Berzigotti A, Brunetto M, Bugianesi E, Burra P [....] Villa E, Mazzella G Women in Hepatology Group; Italian Association for the Study of the Liver (AISF). AISF position paper on liver transplantation and pregnancy: Women in Hepatology Group, Italian Association for the Study of the Liver (AISF). Digestive and Liver Disease, 48(8):860-868.
(2016) European Association for the Study of the Liver. Coordinator: Patrizia Burra; Panel members: Andrew Burroughs, Ivo Graziadei, Jacques Pirenne, Juan Carlos Valdecasas, Paolo Muiesan, Didier Samuel, Xavier Forns. EASL Clinical Practice Guidelines: Liver transplantation. Journal of Hepatology, 64(2):433-485
(2016) Burra P, Germani G. Organ allocation for liver transplantation: One size does not fill all. Liver Transplantation, 22(6):715-716.
(2016) Burra P, De Martin E, Zanetto A, Senzolo M, Russo FP, Zanus G, Fagiuoli S. Hepatitis C virus and liver transplantation: Where do we stand?. Transplant International, 29(2):135-152.
(2014) Rodríguez-Castro KI, De Martin E, Gambato M, Lazzaro S, Villa E, Burra P. Female gender in the setting of liver transplantation. World Journal of Transplantation, 4(4):229-242.
(2014) Fagiuoli S, Colli A, Bruno R, Craxì A, Gaeta GB, Grossi P, Mondelli MU, Puoti M, Sagnelli E, Stefani S, Toniutto P, Burra P. Management of infections pre- and post-liver transplantation: report of an AISF consensus conference. Journal of Hepatology, 60(5):1075-1089.
(2013) Burra P, De Martin E, Gitto S, Villa E. Influence of age and gender before and after liver transplantation. Liver Transplantation,19(2):122-134.
(2013) Burra P, Germani G, Adam R, Karam V, Marzano A, Lampertico P, Salizzoni M, Filipponi F, Klempnauer JL, Castaing D, Kilic M, Carlis LD, Neuhaus P, Yilmaz S, Paul A, Pinna AD, Burroughs AK, Russo FP. Liver transplantation for HBV-related cirrhosis in Europe: an ELTR study on evolution and outcomes. Journal of Hepatology, 58(2):287-296.
(2010) Burra P, Senzolo M, Adam R, Delvart V, Karam V, Germani G, Neuberger J; ELITA; ELTR LiverTransplant Centers. Liver transplantation for alcoholic liver disease in Europe: a study from the ELTR (EuropeanLiver Transplant Registry). American Journal of Transplantation, 10(1):138-148.
(2010) Burra P, Germani G, Masier A, De Martin E, Gambato M, Salonia A, Bo P, Vitale A, Cillo U, Russo FP, Senzolo M. Sexual dysfunction in chronic liver disease: is liver transplantation an effective cure?. Transplantation, 89(12):1425-1429.

Riconoscimenti e premi

Patrizia Burra è Presidente della Fondazione ONLUS Marina Minnaja per la ricerca e lo studio nel trapianto di fegato dal 1998. Fa parte inoltre di numerose società scientifiche italiane e internazionali, fra cui: l'AISF (Associazione Italiana Studio Fegato) dal 1985, la SIGE (Società Italiana di Gastroenterologia) dal 1985, l'ESOT (European Society Organ Transplantation) dal 1994, l'EASL (European Association Study of the Liver) dal 1995 e l'ILTS (International Liver Transplant) dal 2008.

Nel 2021 ha ottenuto il Fellow della American Association for the Study of Liver Diseases (FAASLD) ed ha ricevuto il premio di riconoscimento EASL 2021.

Cristina Anna Colombo
uploads/Cristina_Anna_COLOMBO.jpg

Area STEM: Scienze cliniche e scienza dell'alimentazione

Competenze: psichiatria e criminologia clinica

Parole chiave: criminologia clinica, cura delle malattie mentali, depressione, disturbi dell'umore, malattie mentali, psichiatria

Regione: Lombardia


Funzione/Ruolo

Professoressa ordinaria di Psichiatria dell'Università Vita-Salute San Raffaele e Responsabile dell'Unità Operativa Complessa di Riabilitazione dei Disturbi dell'Umore dell'Ospedale San Raffaele di Milano

Percorso professionale

Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia all'Università degli Studi di Milano e l'abilitazione alla professione medica nel 1985, Cristina Colombo prosegue la sua formazione come frequentatrice volontaria presso il Laboratorio di Neurofisiologia Clinica della Clinica Psichiatrica dell'Università degli Studi di Milano. Contemporaneamente svolge l'attività di assistente medico presso la Divisione di Psichiatria 3 del Dipartimento di Scienze Neuropsichiche, IRCCS Ospedale San Raffaele. L'anno successivo consegue la specializzazione in Psichiatria presso l'Università di Milano. Nel 1991 conclude un corso di perfezionamento in bioetica al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biomediche, IRCCS Ospedale San Raffaele. Nel 2001 ottiene una seconda specializzazione in Criminologia Clinica, sempre all'Università di Milano. Ad oggi è Professoressa di prima fascia di Psichiatria all'Università Vita-Salute San Raffaele, responsabile dell'Unità Operativa Complessa di Riabilitazione dei Disturbi dell'Umore all'Ospedale San Raffaele di Milano e Direttrice del Master di II livello Psicopatologia Forense e Criminologia dell'Università Vita-Salute San Raffaele.

Risultati scientifici

L'attività di ricerca di Cristina Colombo si estende da tecniche di elettroencefalografia computerizzata, di brain mapping e di visualizzazione cerebrale (TAC, RM, PET), fino a giungere alla posizione attuale di coordinamento del gruppo di ricerca dell'Unità di Cronobiologia del Centro per i Disturbi dell'umore dell'Ospedale San Raffaele. All'interno del centro lei e i suoi colleghi svolgonoattività di ricerca scientifica specifica sui disturbi dell'umore, i principali scopi della ricerca sono volti non solo di ampliare le conoscenze circa questa patologia, ma anche di ideare e sviluppare strumenti di diagnosi e misurazione. Le principali linee di ricerca scientifica del Centro coordinato da Cristina Colombo sono rappresentate dal neuroimaging funzionale, dalla psicopatologia dei disturbi dell'umore, dalla cronobiologia e dalla cronoterapia e la somatoteria (TMS, tecnica non invasiva di sollecitazione delle aree del cervello legate ai disturbi depressivi).

Attività editoriali e pubblicazioni

Cristina Colombo fa parte dei comitati scientifici di numerose riviste internazionali ed è autrice di più di 100 articoli su riviste internazionali, tra cui:

(1993) Colombo C, Bonfanti A, Livian S, Abbruzzese M, Scarone S. Size of the corpus callosum and auditory comprehension in schizophrenics and normal controls. Schizophrenia Research, 11:63-70.

(1999) Smeraldi E, Benedetti F, Barbini B, Campori C, Colombo C. Sustained antidepressant effect of sleep deprivation combined with pindolol in bipolar depression: a placebo-controlled trial. Neuropsychopharmacology, 20(4):380-385.

(2000) Moresco RM, Colombo C, Fazio F, Bonfanti A, Lucignani G, Messa C, Gobbo C, Galli L, Del Sole A, Lucca A, Smeraldi E. Effects of fluvoxamine treatment on the in vivo binding of [F-18]FESP in drug naive depressed patients: a PET study. Neuroimage, 12(4):452-465.

(2002) Benedetti F, Colombo C, Barbini B, Smeraldi E. Sleep deprivation and biological rhytms in bipolar disorder. Journal of Affective Disorders, (68):88-89.

(2007) Benedetti F, Barbini B, Colombo C, Smeraldi E. Chronoterapeutics in a psychiatric ward. Sleep Medicine Reviews, 11:509-522.

(2011) Benedetti F, Colombo C. Sleep deprivation in mood disorders. Neuropsychobiology, 64:141-151.

(2014) Benedetti F, Bollettini I, Radaelli D, Poletti S, Locatelli C, Falini A, Smeraldi E, Colombo C. Adverse childhood experiences influence white-matter microstructure in patients with bipolar disorder. Psychological Medicine, 44:3069-3082.

(2014) Benedetti F, Riccaboni R, Poletti S, Radaelli D, Locatelli C, Lorenzi C, Pirovano A, Smeraldi E, Colombo C. The serotonin transporter genotype modulates the relationship between early stress and adult suicidality in bipolar disorder. Bipolar disorders, 16: 857-866.

(2015) Benedetti F, Poletti S, Radaelli D, Locatelli C, Pirovano A, Lorenzi C, Vai B, Bollettini I, Falini A, Smeraldi E, Colombo C. Lithium and GSK-3beta promoter gene variants influence cortical gray matter volumes in bipolar disorder. Psychopharmacology. 

(2015) Benedetti F, Riccaboni R, Dallaspezia S, Locatelli C, Smeraldi E, Colombo C. Effects of CLOCK gene variants and early stress on hopelessness and suicide in bipolar depression. Chronobiology International, Posted online on July 23, 2015.

Liliana Dell'Osso
uploads/Liliana_DELL'OSSO.jpg

Area STEM: Scienze cliniche e scienza dell'alimentazione

Competenze: psichiatria

Parole chiave: ansia, coronavirus, Covid-19, Covid-19: disturbo di stress post-traumatico, Covid-19: impatto sulla violenza domestica, depressione, disturbi psicotici, disturbo da stress post traumatico, lutto complicato, lutto traumatico, spectrum, suicidio, umore, violenza sulle donne

Regione: Toscana


Funzione/Ruolo

Professoressa ordinaria di Psichiatria all'Università di Pisa. Direttrice dell'Unità Operativa di Psichiatria dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. Presidente del Collegio dei professori ordinari di Psichiatria italiani.

Percorso professionale

Si laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Pisa nel 1979 dove, nel 1984, si specializza in Psichiatria. Ricercatrice già nel 1983 all'Istituto di Farmacologia dell'Università di Pisa, dal 1987 assume il medesimo ruolo presso l'Istituto di Psichiatria della stessa Università. Nel 1992 è professoressa associata di Psichiatria, e all'interno dello stesso ateneo nel 2001 diventa ordinaria di Psichiatria presso il Dipartimento di Psichiatria, Neurobiologia, Farmacologia e Biotecnologie. Dal 2001 al 2010 è direttrice della Unità Operativa 2 di Psichiatria, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. Dal 2010 è anche direttrice della Unità Operativa 1 di Psichiatria e della Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell'Università di Pisa. Dal 2012 coordina la Ricerca e la Didattica del Dipartimento Aziendale Integrato (DAI) di Neuroscienze dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. Dal 2015 è Vice Presidente della Società Italiana di Psichiatria (SIP). Nel 2018 è stata eletta presidente del Collegio dei professori ordinari di Psichiatria italiani.

Risultati scientifici

La sua attività di ricerca si esplica nell'ambito della psicopatologia, della neurobiologia, della farmacologia clinica e della genetica. Di particolare rilevanza il suo contributo allo "Spectrum Project", un progetto di collaborazione internazionale (Università di Pisa, University of Pittsburgh, University of New York, University of San Diego) per lo sviluppo e la validazione delle interviste cliniche strutturate e dei questionari per la valutazione della sintomatologia dell'umore (SCI-MOODS), dell'ansia (SCI-SHY, SCI-OBS, SCI-TALS), psicotica (SCI-PSY) e da uso di sostanze (SCI-SUBS). Liliana Dell'Osso conduce inoltre ricerche cliniche sul trattamento dei disturbi psicotici, con particolare attenzione agli studi sull'utilizzo della clozapina, sull'uso di antipsicotici tipici e atipici nei pazienti con sindrome bipolare e agli studi sui disturbi schizofrenici. Più recentemente, Liliana Dell'Osso si occupa dello studio del Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD) e dello spettro autistico.

Attività editoriali e pubblicazioni

Liliana Dell'Osso ha scritto diversi saggi scientifici divulgativi:

L'altra Marilyn. Psichiatria e psicoanalisi di un cold case (Le Lettere, Firenze 2016)

L'Abisso negli occhi. Spettro Autistico e violenza di genere nel mito e nell’arte (ETS, Pisa 2016, 2019)

La verità sulla menzogna: dalle origini alla post-verità (ETS, Pisa 2017) 

Il caso Coco Chanel. L’insopportabile Genio (Giunti, Firenze 2018)

L’ombra dell’autismo. Declinazioni cliniche e psicopatologiche dello spettro autistico sottosoglia. (Franco Angeli, Milano 2018)

Genio e follia 2.0. Il complesso rapporto tra spettro autistico e competenze eccezionali (Franco Angeli, 2019).

Fatti di quotidiana follia (Giunti, Firenze 2019)

È inoltre autrice ’ autrice/ coautrice/ coeditrice di oltre 800 pubblicazioni su riviste scientifiche, internazionali  e nazionali, capitoli di libri: manuali, trattati e monografie (in inglese e in italiano), di volumi, tra cui: 

La malattia depressiva (Idelsen-Gnocchi, Napoli, 1989) 
Diagnosi psichiatrica e DSM-3-R (Giuffrè, Milano1989) 
Da Esculapio a Igea. Un approccio di genere alla salute (Plus, Pisa 2007) 
Recurrent Mood Disorders. New Perspectives in Therapy (Springer, 2012) 
Manuale di Clinica e Riabilitazione Psichiatrica, vol I e vol II (Giovanni Fioriti Editore, Roma, 2018) 

Riconoscimenti e premi

Liliana Dell'Osso fa parte della Top Italia Scientists, per l'ambito delle Scienze cliniche, è inclusa nella Top Italian Women Scientists ed è membro della Virtual Italia Academy che include gli scienziati e le scienziate italiane che lavorano in Italia e all'estero. 

Dal 1 novembre 2021 è decana dell'area Medica dell'Università di Pisa, prima donna nella storia dell'ateneo pisano a raggiungere questo traguardo.

Nel 2021 ha vinto il Premio internazionale "Profilo Donna".

Maria Benedetta Donati
uploads/Maria_Benedetta_DONATI.jpg

Area STEM: Scienze cliniche e scienza dell'alimentazione

Competenze: ematologia, fisiopatologia, trombosi

Parole chiave: abitudini alimentari, cancro, cibo, coagulazione, dieta mediterranea, nutrizione, progetto moli-sani, sangue, telethon, trombosi, tumore

Regione: Molise


Funzione/Ruolo

Capo del Laboratorio di Medicina Translazionale del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell'IRCCS Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed a Pozzilli (Isernia)

Percorso professionale

Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma nel 1968, prosegue la sua formazione con la specializzazione in Ematologia Clinica e di Laboratorio presso la stessa università. Nel 1973 consegue un dottorato di ricerca in Fisiopatologia (Ematologia) all'Università Cattolica di Leuven in Belgio. Inizia la sua carriera di ricerca già durante gli anni universitari: nel 1963 è Research Student presso l'Istituto di Microbiologia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, nel 1965 ricopre lo stesso incarico nel Laboratorio di Coagulazione del Dipartimento di Medicina interna della stessa università, durante il dottorato a Leuven è Ph.D. Research Fellow nel Laboratorio di Coagulazione e Proteolisi. Nel 1973 fonda e dirige il Laboratorio di Ricerca sull'Emostasi e la Trombosi dell'Istituto Mario Negri di Milano, nel 1987 è cofondatrice e coordinatrice scientifica del Centro di Ricerche Biomediche e Farmacologiche Mario Negri Sud a Santa Maria Imbaro, in provincia di Chieti. Alla carriera di ricerca affianca quella didattica, viene infatti chiamata da diverse università italiane a tenere corsi, nello specifico di Fisiopatologia all'Università di Bologna dal 1990 al 1993 e di Biologia Cellulare all'Università Cattolica di Campobasso dal 2005 al 2012. Dal 1995 al 2001 dirige il Dipartimento di Medicina e Farmacologia Vascolare del Consorzio Mario Negri Sud, nel 2002 è responsabile del Laboratorio Telethon presso il Centro di Ricerca e Formazione ad Alta Tecnologia nelle Scienze Biomediche dell'Università Cattolica di Campobasso, dove fonda e coordina i progetti scientifici dei laboratori di ricerca del Centro di Ricerca e Formazione ad Alta Tecnologia nelle Scienze Biomediche. Dal 2013 è capo del laboratorio di Medicina Translazionale del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell'IRCCS Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed, a Pozzilli, ruolo che ricopre ancora oggi.

Risultati scientifici

Maria Benedetta Donati si è sempre dedicata allo studio della trombosi, il processo che porta all'ostruzione dei vasi sanguigni ed è alla base di malattie molto diffuse quali l'infarto del cuore e l'ictus cerebrale. In particolare, nella prima parte della sua attività, ha condotto studi pionieristici sui rapporti tra trombosi e tumori e sulla possibilità di trattare alcune forme di tumore con farmaci anticoagulanti. Nel 1983 ha fondato il primo gruppo internazionale di lavoro dedicato ai rapporti tra tumori e trombosi. Più recentemente, si è occupata dei fattori genetici ed ambientali (in particolare la nutrizione) nello sviluppo del rischio cardiovascolare e ha scoperto, con Licia Iacoviello, l'esistenza di un fattore genetico della coagulazione che protegge il 20% della popolazione italiana contro l'infarto. Dal 2005 fa parte del coordinamento di Moli-sani, studio epidemiologico su 25.000 persone che abitano nel Molise promosso dall'IRCCS di Pozzilli, che studia e divulga gli effetti benefici della dieta mediterranea sulla salute.

Attività editoriali e pubblicazioni

È autrice di numerose pubblicazioni scientifiche, fra cui:

(2016) Bonaccio M, Di Castelnuovo A, Costanzo S, Persichillo M, De Curtis A, Donati MB, de Gaetano G, Iacoviello L, MOLI-SANI Study Investigators. Adherence to the traditional Mediterranean diet and mortality in subjects with diabetes. Prospective results from the MOLI-SANI study. European Journal of Preventive Cardiology, 23(4):400-7.

(2015) Iacoviello L, Di Castelnuovo A, de Curtis A, Agnoli C, Frasca G, Mattiello A, Matullo G, Ricceri F, Sacerdote C, Grioni S, Tumino R, Napoleone E, Lorenzet R, de Gaetano G, Panico S, Donati MB. Circulating Tissue Factor Levels and Risk of Stroke: Findings From the EPICOR Study. Stroke, 46(6):1501-7.

(2014) Bonaccio M, Di Castelnuovo A, De Curtis A, Costanzo S, Persichillo M, Donati MB, Cerletti C, Iacoviello L, de Gaetano G, MOLI-SANI Project Investigators. Adherence to the Mediterranean diet is associated with lower platelet and leukocyte counts: results from the Moli-sani study. Blood, 123(19):3037-44. 

(2010) Caruso V, Di Castelnuovo A, Meschengieser S, Lazzari MA, de Gaetano G, Storti S, Iacoviello L, Donati MB. Thrombotic complications in adult patients with lymphoma: a meta-analysis of 29 independent cohorts including 18 018 patients and 1149 events. Blood, 115(26):5322-8. 

(2006) Caruso V, Iacoviello L, Di Castelnuovo A, Storti S, Mariani G, de Gaetano G, Donati MB. Thrombotic complications in childhood acute lymphoblastic leukemia: a meta-analysis of 17 prospective studies comprising 1752 pediatric patients. Blood, 108(7):2216-22. 

(1998) Iacoviello L, Di Castelnuovo A, De Knijff P, D'Orazio A, Amore C, Arboretti R, Kluft C, Donati MB. Polymorphisms in the coagulation factor VII gene and the risk of myocardial infarction. The New England Journal of Medicine, 338(2):79-85. 

(1995) Donati MB. Cancer and thrombosis: from Phlegmasia alba dolens to transgenic mice. Thrombosis and Haemostasis, 74(1):278-81. 

(1983) Colucci M, Balconi G, Lorenzet R, Pietra A, Locati D, Donati MB, Semeraro N. Cultured human endothelial cells generate tissue factor in response to endotoxin. Journal of Clinical Investigation, 71(6):1893-6.

(1982) Bertani T, Poggi A, Pozzoni R, Delaini F, Sacchi G, Thoua Y, Mecca G, Remuzzi G, Donati MB. Adriamycin-induced nephrotic syndrome in rats: sequence of pathologic events. Laboratory Investigation, 46(1):16-23.

(1978) Remuzzi G, Misiani R, Marchesi D, Livio M, Mecca G, de Gaetano G, Donati MB. Haemolytic-uraemic syndrome: deficiency of plasma factor(s) regulating prostacyclin activity? Lancet, 2(8095):871-2.

Riconoscimenti e premi

Maria Benedetta Donati riceve diversi premi già dall'inizio della sua carriera: el 1968 vince il premio Agostino Gemelli come migliore laureata in Medicina dell'anno dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e nel 1983 ottiene il premio internazionale Minerva per l'eccellenza femminile nella ricerca. 

Nel 1999 riceve dall'International Society Thrombosis and Haemostasis a Washington il Distinguished Career Award. 

Nel 2000 e nel 2002 riceve due lauree "Honoris Causa", la prima dall'Università di Debrecen in Ungheria, la seconda dall'Università di Bialystok in Polonia. 

Nel 2002, a Paringi, l'UNESCO in collaborazione con L'OREAL International le conferisce lo Special Honor for Women in Science.

Nel 2016 riceve il riconoscimento "Top Italian Women Scientists Award in Biomedical Sciences".

Susanna Esposito
uploads/Susanna_ESPOSITO.jpg

Area STEM: Scienze cliniche e scienza dell'alimentazione

Competenze: allergologia, infettivologia, pediatria, pneumologia

Parole chiave: antibiotici, Covid-19, malattie infettive, malattie pediatriche, pediatria, vaccini

Regione: Umbria


Funzione/Ruolo

Presidente dell'Associazione Mondiale per le Malattie infettive e i Disordini immunologici (WAidid), Professoressa ordinaria di Pediatria all’Università di Parma e Direttrice della Clinica Pediatrica all’Ospedale Pietro Barilla dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma

Percorso professionale

Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia all'Università degli Studi di Milano nel 1995, prosegue la sua formazione con una specializzazione in Pediatria (1999) e una successiva in Malattie Infettive (2006). A due anni dalla laurea è già responsabile del laboratorio di ricerca della Clinica Pediatrica IV, e dal 2000 del laboratorio di ricerca della Unità Operativa di Pediatria Clinica dell'Università degli Studi di Milano, poi denominata Unità Operativa di Pediatria ad Alta Intensità di Cura. Susanna Esposito affianca alla carriera medica quella accademica: nel 2002 è ricercatrice universitaria di Pediatria Generale e Specialistica e dal 2005 professoressa associata. Svolge inoltre periodi di ricerca in strutture estere: nel 2007 a Dallas, in Texas, presso il Southwestern Medical Center della University Hospital and Clinic, nel 2009 a Londra, presso il St George's Medical Center e l'anno successivo nel Burundi, in Africa, presso il Kiremba Hospital. Dall'anno accademico 2009-2010, è professoressa di Infettivologia Pediatrica al Paediatric Infectious Diseases Diploma dell'Università di Oxford, UK; Dal 2010 al 2016 é direttrice dell'Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura presso la Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico dell'Università degli Studi di Milano e responsabile del Centro di Riferimento Regionale, in Lombardia, per l'Infezione da HIV e per la Malattia di Lyme in età pediatrica. Dal 2017 al 2019 è professoressa ordinaria di Pediatria, direttrice della Scuola di Specialità in Pediatria e direttrice della S.C. Clinica Pediatrica presso l'Università degli Studi di Perugia. Attualmente è professoressa ordinaria di Pediatria all’Università di Parma e direttrice della Clinica Pediatrica all’Ospedale Pietro Barilla dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma e presidente dell'Associazione Mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici (WAidid).

Risultati scientifici

L'attività scientifica di Susanna Esposito inizia già durante i suoi studi universitari con ricerche sulle patologie infettive pediatriche, in particolare influenza e virus respiratori, infezioni da batteri invasivi, tubercolosi e HIV. Progressivamente il suo campo di interesse si estende all'immunologia con studi sulle vaccinazioni, sulla risposta immunitaria e sull'immunogenetica, la pneumologia, l'allergologia, la reumatologia e le malattie rare. Ha coordinato diverse ricerche e sperimentazioni cliniche sul ruolo di virus e batteri nelle principali infezioni in età pediatrica e studi sull'efficacia, tollerabilità e sicurezza delle vaccinazioni. Ha inoltre coordinato lo sviluppo di linee guida sull'approccio diagnostico-terapeutico alle principali malattie infettive nei bambini e le linee guida sul nuovo calendario vaccinale e sulle vaccinazioni raccomandate per l'infanzia. Nel 2012 ha identificato l'enterovirus C-117 e l'enterovirus C-118, due nuovi enterovirus, un genere di virus resistenti alle offese chimiche e fisiche, che possono sopravvivere a lungo nell'ambiente, colpendo soprattutto persone dalle difese immunitarie basse, come i bambini e gli anziani, con effetti in taluni casi gravissimi. Dal 2013 coordina il gruppo di studio sui vaccini (EVASG) della European Society for Clinical Microbiology and Infectious Diseases.

Attività editoriali e pubblicazioni

Dal 2005 fa parte dell'International Board di The Pediatric Infectious Disease Journal, dal 2009 è Associate Editor di BMC Infectious Diseases, dal 2011 è Associate Editor di Human Vaccines & Immunotherapeutics, dal 2013 è Associate Editor di Journal of Clinical Virology e fa parte Editorial Board Member di PLOS One, dal 2014 è Associate Editor di Medicine e dal 2016 fa parte dell'Editorial Board Member di AIMS Microbiology e di Npj Vaccines. Dal 2016 è anche direttrice della rivista Edit Symposia e referee per numerose riviste scientifiche come Lancet, il British Medical Journal, Vaccine, European Journal of Clinical Microbiology and Infectious Diseases e l'American Journal of Physicians.

Susanna Esposito è autrice di più 1000 pubblicazioni, tra cui oltre 450 articoli su periodici a diffusione internazionale pubblicati su PubMed, e di oltre 1000 relazioni su invito a congressi di società scientifiche nazionali e internazionali, fra cui:

(2016) Esposito S, Bonanni P, Maggi S, Tan L, Ansaldi F, Lopalco PL, Dagan R, Michel JP, van Damme P, Gaillat J, Prymula R, Vesikari T, Mussini C, Frank U, Osterhaus A, Celentano LP, Rossi M, Guercio V, Gavazzi G. Recommended immunization schedules for adults: Clinical practice guidelines by the Escmid Vaccine Study Group (EVASG), European Geriatric Medicine Society (EUGMS) and the World Association for Infectious Diseases and Immunological Disorders (WAidid). Human Vaccine Immunotherapeutics, 12:1777-1794. 

(2016) Esposito S, Principi N. European Society of Clinical Microbiology and Infectious Diseases (ESCMID) Vaccine Study Group (EVASG). Strategies to develop vaccines of pediatric interest. Expert Review of Vaccines, Epub Sep 28. 

(2016) Esposito S, Guez S, Orenti A, Tadini G, Scuvera G, Corti L, Scala A, Biganzoli E, Berti E, Principi N. Autoimmunity and cytokine imbalance in inherited epidermolysis bullosa. International Journal of Molecular Science, 17(10):1625. 

(2016) Esposito S, Longo MR. Guillain-Barré syndrome. Autoimmunity Review, 16(1):96-101.

(2016) Principi N, Esposito S. Gut microbiota and central nervous system development. Journal of Infection, 73(6):536-546.

(2016) Esposito S, Pietro GD. Respiratory syncytial virus vaccines: an update on those in the immediate pipeline. Future Microbiology, 11:1479-1490.

(2016) Esposito S, Di Gangi M, Cardinale F, Baraldi E, Corsini I, Da Dalt L, Tovo PA, Correra A, Villani A, Sacco O, Tenero L, Dones P, Gambino M, Zampiero A, Principi N, Ita-CAP Study Group. Sensitivity and specificity of soluble triggering receptor Expressed on Myeloid Cells-1, Midregional Proatrial Natriuretic Peptide and Midregional Proadrenomedullin for Distinguishing Etiology and to Assess Severity in Community-Acquired Pneumonia. PLoS One, 11:e0163262.

(2015) Esposito S, Piralla A, Zampiero A, Bianchini S, Di Pietro G, Scala A, Pinzani R, Fossali E, Baldanti F, Principi N. Characteristics and their clinical relevance of respiratory syncytial virus types and genotypes circulating in Northern Italy in five consecutive winter seasons. PLoS One, 10:e0129369.

(2015) Esposito S, Giavoli C, Trombetta C, Bianchini S, Montinaro V, Spada A, Montomoli E, Principi N. Immunogenicity, safety and tolerability of inactivated trivalent influenza vaccine in overweight and obese children. Vaccine, Epub Nov 19. 

(2014) Esposito S, Corona F, Barzon L, Cuoco F, Squarzon L, Marcati G, Torcoletti M, Gambino M, Palù G, Principi N. Immunogenicity, safety and tolerability of a bivalent human papillomavirus vaccine in adolescents with juvenile idiopathic arthritis. Expert Review of Vaccines, 13:1387-1393.

Riconoscimenti e premi

Susanna Esposito nel 2002 riceve il Premio "Carlo Imperato", nell'ambito del 58° Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria, per il miglior lavoro sperimentale su "Malattie respiratorie del bambino", nello stesso anno è insignita dello Young Investigator Award nell'ambito del III World Congress of Pediatric Infectious Diseases (Santiago, Cile). Nel 2004 riceve il Premio Amici di Milano - Medaglie d'Oro insigniti della Targa d'Argento del Presidente della Repubblica Italiana e della Targa d'Argento del Presidente della Regione Lombardia, come migliore ricercatrice medica. Nel 2008 le viene consegnato il Premio Soci SIP come migliore ricercatrice di Pediatria generale e specialistica nell'ambito della Società Italiana di Pediatria, nel 2011 il Premio Ambassador per la ricerca all'estero in ambito medico e nel 2014 l'Attestato di Benemerenza per l'impegno e la professionalità negli anni dedicati alla salute del bambino dall'Associazione Amici del Policlinico e della Mangiagalli. Dal 2011 al 2014 è chiamata a presiedere la Società italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP); dal 2012 al 2015 è presidente della Commissione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per l'eradicazione di morbillo e rosolia congenita e continua a partecipare ai lavori della Commissione come Past President. Dal 2015 è presidente dell'Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid).

Sara Gandini
uploads/Sara_GANDINI.jpg

Area STEM: Scienze cliniche e scienza dell'alimentazione

Competenze: biostatistica, epidemiologia

Parole chiave: cancro al colon, coronavirus, Covid-19, Covid-19 in età pediatrica, melanoma, meta analisi, microbiota, vitamina d

Regione: Lombardia


Funzione/Ruolo

Direttrice dell’unità "Molecular and Pharmaco-Epidemiology" presso il dipartimento di Oncologia Sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano (IEO). Docente dell’European School of Molecular Medicine di Milano (SEMM). Professoressa a contratto di statistica medica presso l'Università Statale di Milano

Percorso professionale

Si laurea in Statistica presso l'Università di Bologna nel 1993, proseguendo la sua formazione attraverso una specializzazione in Biometria nel 1995 all'Università di Reading (UK). Entra a far parte dello IEO di Milano già dal 1996, quando l'Istituto ha appena 2 anni di attività alle spalle; al suo interno svolge costantemente attività di ricerca. Nel 2004 consegue un dottorato di ricerca in Epidemiologia all'Università di Birmingham (Public Health). Dal 2009 è Vice Direttrice della divisione di Biostatistica e Epidemiologia dello IEO di Milano e nel 2014 diventa consulente di Statistica per il Comitato etico di Multimedica a Milano. Nel 2016 diventa professoressa a contratto di statistica media presso l'Università Statale di Milano e nel 2017 ottiene l’abilitazione scientifica nazionale alle funzioni di professoressa universitaria in statistica medica. Dal 2018 è docente all’European School of Molecular Medicine di Milano (SEMM) e Group leader dell’unità "Molecular and Pharmaco-Epidemiology" presso il dipartimento di Oncologia Sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano (IEO).

Risultati scientifici

Sara Gandini fornisce consulenza costante in un'ampia gamma di settori, tra cui analisi statistiche di esperimenti e studi clinici, disegni di studio e sviluppo dei protocolli. Collabora con ricercatori in tutto il mondo e ha condotto ricerche approfondite sull'epidemiologia del cancro, comprese le meta-analisi e pooled-analisi, con l'obiettivo di una migliore comprensione dell'eziologia del cancro. Negli ultimi anni il suo interesse principale si è concentrato sullo studio del melanoma e dei relativi fattori di rischio e i risutlati delle sue ricerche che ha portato a cambiare la classificazione dell'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro di Lione definendo cancerogena l'esposizione a tutto lo spettro degli ultravioletti, inclusi i lettini solari. Sara Gandini è così giunta ad analizzare il ruolo della vitamina D all'interno del complesso sistema del corpo umano, scoprendo un'associazione consistente fra scarsa presenza di vitamina D e propensione allo sviluppo del cancro al colon. E' Principal Investigator scientifica di due studi randomizzati che ha disegnato e promosso per valutare l'effetto della vitamina D sulla prognosi dei pazienti affetti da melanoma e tumore al colon e sull’interazione tra dieta e microbiota intestinale. 
In generale, crede nella ricerca indipendente e nella sua carriera si è occupata, oltre che di prevenzione primaria e studio di biomarcatori, anche di Drug repositioning, il riutilizzo in ambito oncologico del principio attivo di farmaci in commercio (Vitamin D, Metformina, Betabloccanti...), su cui non ci sono interessi economici ed investimenti da parte delle aziende farmaceutiche

Attività editoriali e pubblicazioni

Sara Gandini è autrice di più di 200 articoli su riviste nazionali ed internazionali ad alto impatto, fra cui: 

(2019) Thomas AM, Manghi P, Asnicar F, Pasolli E, Armanini F, Zolfo M, Beghini F, Manara S, Karcher N, Pozzi C, Gandini S, Serrano D, Tarallo S, Francavilla A, Gallo G, Trompetto M, Ferrero G, Mizutani S, Shiroma H, Shiba S, Shibata T, Yachida S, Yamada T, Wirbel J, Schrotz-King P, Ulrich CM, Brenner H, Arumugam M,  Bork P, Zeller G, Cordero F, Dias-Neto E, Setubal JC, Tett A, Pardini B, Rescigno M, Waldron L, Naccarati A, Segata N. Metagenomic analysis of colorectal cancer datasets identifies cross-cohort microbial diagnostic signatures and a link with  choline degradation.Nat Med. 25(4):667-678. 

(2019) Wirbel J, Pyl PT, Kartal E, Zych K, Kashani A, Milanese A, Fleck JS, Voigt AY, Palleja A, Ponnudurai R, Sunagawa S, Coelho LP, Schrotz-King P, Vogtmann E, Habermann N, Niméus E, Thomas AM, Manghi P, Gandini S, Serrano D, Mizutani S, Shiroma H, Shiba S, Shibata T, Yachida S, Yamada T, Waldron L, Naccarati A, Segata N, Sinha R, Ulrich CM, Brenner H, Arumugam M, Bork P, Zeller G. Meta-analysis of fecal metagenomes reveals global microbial signatures that are specific for colorectal cancer. Nat Med. 25(4):679-689.

(2016) Le CP, Nowell CJ, Kim-Fuchs C, Botteri E, Hiller JG, Ismail H, Pimentel MA, Chai MG, Karnezis T, Rotmensz N, Renne G, Gandini S, et al. Chronic stress in mice remodels lymph vasculature to promote tumour cell dissemination. Nature Communications, 7:10634.

(2014) Gandini S, Puntoni M, Heckman-Stoddard BM, Dunn BK, Ford L, DeCensi A, Szabo E. Metformin and cancer risk and mortality: a systematic review and meta-analysis taking into account biases and confounders. Cancer Prevention Research (Philadelphia), 7(9):867-85.

(2012) Boniol M, Autier P, Boyle P, Gandini S. Cutaneous melanoma attributable to sunbed use: systematic review and meta-analysis. British Medical Journal, 345:e4757. 

(2012) Zittermann A, Iodice S, Pilz S, Grant WB, Bagnardi V, Gandini S. Vitamin D deficiency and mortality risk in the general population: a meta-analysis of prospective cohort studies.The American Journal of Clinical Nutrition, 95(1):91-100. 

(2011) Gandini S, Boniol M, Haukka J, et al. Meta-analysis of observational studies of serum 25-hydroxyvitamin D levels and colorectal, breast and prostate cancer and colorectal adenoma. International Journal of Cancer, 128(6):1414-24. 

(2010) DeCensi A, Puntoni M, Goodwin P, Cazzaniga M, Gennari A, Bonanni B, Gandini S. Metformin and Cancer Risk in Diabetic Patients: A Systematic Review and Meta-analysis. Cancer Prevention Research (Philadelphia), 3(11):1451-61. 

(2007) Autier P, Gandini S. Vitamin D suppl. and total mortality - A meta-analysis of randomized controlled trials. Archives of Internal Medicine, 167(16):1730-7. 

(2005) Gandini S, et al. Meta-analysis of risk factors for cutaneous melanoma: II. Sun exposure. European Journal of Cancer, 41(1):45-60. 

(2005) Gandini S, et al. Meta-analysis of risk factors for cutaneous melanoma: I. Common and atypical naevi. European Journal of Cancer, 41(1):28-44. 

(2005) Gandini S, et al. Meta-analysis of risk factors for cutaneous melanoma: III. Family history, actinic damage and phenotypic factors. European Journal of Cancer, 41(14):2040-59.

Riconoscimenti e premi

Nel 2008 vince il premio Bruno Martinetto per le ricerche sulla prevenzione dei tumori. 

Nel 2014 viene eletta all'unanimità Presidente della società scientifica indipendente EuroSkin che si occupa di prevenzione primaria. 

Nel 2019 viene coopatata nel Top Italian Women Scientist - Club delle Scienziate di Onda, Osservatorio nazionale sulla salute delle donne e di genere.

Francesca Mallamaci
uploads/Francesca_MALLAMACI.jpg

Area STEM: Scienze cliniche e scienza dell'alimentazione

Competenze: nefrologia

Parole chiave: complicazioni cardiovascolari dell'insufficienza renale, dialisi, epidemiologia delle malattie renali, genetica molecolare delle malattie renali, genetica molecolare dell'ipertensione arteriosa, insufficienza renale, ipertensione arteriosa, malattie renali progressive, trapianto di rene

Regione: Calabria


Funzione/Ruolo

Responsabile dell'Unità Operativa Complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell'Azienda Ospedaliera "Bianchi-Melacrino-Morelli" di Reggio Calabria

Percorso professionale

Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia all'Università di Messina nel 1978, prosegue la sua formazione attraverso una specializzazione in Nefrologia nel 1983 presso la stessa università. Nel biennio 1981-1982 è Clinical Scientist presso l'unità Renale e Trapianti del Western Infirmary a Glasgow, in Scozia. Dal 1993 al 1997 si specializza ulteriormente con un Master della Società Italiana Ipertensione Arteriosa (SIIA). Nel 1996 acquisisce un ulteriore livello di formazione post-universitaria in Epidemiologia clinica presso la Erasmus University di Rotterdam. Frequenta numerosi corsi, fra cui il Molecular Genetics Course alla Rotterdam University, l'Epidemiology Course, ERA-EDTA Registry di Roma nel 2004, e ulteriori High Quality Nephrology Courses. Nel 2001, consegue una specializzazione in Ipertensione arteriosa alla European Society of Hypertension. Attualmente Francesca Mallamaci dirige la U.O.C (unità operativa complessa) di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell'Azienda Ospedaliera "Bianchi-Melacrino-Morelli" di Reggio Calabria.

Risultati scientifici

Le aree di ricerca di Francesca Mallamaci comprendono l'ipertensione, le complicazioni cardiovascolari dell'insufficienza renale, le malattie renali progressive, l'epidemiologia delle malattie renali e la genetica molecolare delle malattie renali e dell'ipertensione arteriosa. Prende parte attivamente ai progetti di ricerca nazionali e internazionali e supervisiona l'attività dell'Unità di Ricerca di "Epidemiologia Clinica e Fisiopatologia delle malattie Renali e dell'Ipertensione arteriosa" del CNR di Reggio Calabria. Fino al 2015 è stata impegnata nel progetto internazionale "Lung Water by Ultra-Sound Guided treatment to prevent death and cardiovascular complications in high risk end stage renal disease patients with cardiomyopathy (LUST STUDY)". Il progetto prevede la creazione di un database contenente le informazioni dei test clinici effettuati sui pazienti, per indagare il sovraccarico di volume extracellulare che è un fattore di rischio per problemi cardiovascolari e renali. Lo scopo di questo studio clinico è quello di testare una politica di trattamento guidata da misurazioni extravascolari per prevenire la morte per insufficienza cardiaca scompensata e infarto nei pazienti in dialisi ad alto rischio. Francesca Mallamaci è inoltre coordinatrice clinica del Registro Internazionale EURECA-m supportato dalla Società Europea di Nefrologia, Dialisi e Trapianto (ERA-EDTA). L'obiettivo del registro è quello di individuare e validare la raccolta di fattori di rischio cardiovascolare tradizionali e non, in un campione rappresentativo di pazienti in dialisi in Europa.

Attività editoriali e pubblicazioni

Francesca Mallamaci è Associate Editor della rivista Nephrology Dialysis Transplantation e Editor Emeritus di Journal of Nephrology, la rivista ufficiale in lingua inglese della Società Italiana di Nefrologia (di cui è stata Editor in Chief dal 2006 al 2012). 

È autrice di numerosi articoli pubblicati su riviste scientifiche nazionali ed internazionali, tra cui:

(2019) Mallamaci F, Tripepi G, D'Arrigo G, Borrelli S, Garofalo C, Stanzione G, Provenzano M, De Nicola L, Conte G, Minutolo R, Zoccali C. Blood Pressure Variability, Mortality, and Cardiovascular Outcomes in Chronic Kidney Disease PatientsClinical Journal of American Society of Nephrology, 14(2):233-240.

(2018) Mallamaci F, Tripepi R, D'Arrigo G, Porto G, Versace MC, Marino C, Sanguedolce MC, Testa A, Tripepi G, Zoccali C. Long-term blood pressure monitoring by office and 24-h ambulatory blood pressure in renal transplant patients: a longitudinal study. Nephrology Dialysis Transplantation, 34(9):1558-1564.

(2018) Mallamaci F, D'Arrigo G, Tripepi R, Leonardis D, Porto G, Testa A, Abd ElHafeez S, Mafrica A, Versace MC, Provenzano PF, Tripepi G, Mancini P, Zoccali C. Office, standardized and 24-h ambulatory blood pressure and renal function loss in renal transplant patients. Journal of Hypertension, 36(1):119-125.

(2017) Mallamaci F, Tripepi G. Pulmonary congestion and hypertension in hemodialysis patientsGiornale Italiano di Nefrologia, 34(Suppl 69):36-40.

(2016) Mallamaci F. Highlights of the 2015 ERA-EDTA congress: chronic kidney disease, hypertension. Nephrology Dialysis Transplantation, 31(7):1044-6.

(2016) Mallamaci F, Torino C, Tripepi G. Physical exercise in haemodialysis patients: time to start. Nephrology Dialysis Transplantation, 31(8):1196-8.

(2016) Mallamaci F, Tripepi R, Leonardis D, Mafrica A, Versace MC, Provenzano F, Tripepi G, Zoccali C. Nocturnal Hypertension and Altered Night-Day BP Profile and Atherosclerosis in Renal Transplant Patients. Transplantation, 100(10):2211-8.

(2015) Mallamaci F, Testa A, Leonardis D, Tripepi R, Pisano A, Spoto B, Sanguedolce MC, Parlongo RM, Tripepi G, Zoccali C. A genetic marker of uric acid level, carotid atherosclerosis, and arterial stiffness: a family-based study. American Journal of Kidney Diseases, 65(2):294-302.

(2015) Mallamaci F, Tripepi R, Leonardis D, Mafrica A, Versace MC, Provenzano F, Tripepi G, Zoccali C. Nocturnal Hypertension and Altered Night-Day BP Profile and Atherosclerosis in Renal Transplant Patients. Transplantation, 100(10):2211-8.

(2015) Mallamaci F, Testa A, Leonardis D, Tripepi R, Pisano A, Spoto B, Sanguedolce MC, Parlongo RM, Tripepi G, Zoccali C. A genetic marker of uric acid level, carotid atherosclerosis, and arterial stiffness: a family-based study.American Journal of Kidney Diseases, 65(2):294-302.

Riconoscimenti e premi

Diversi lavori della professoressa Mallamaci sono stati premiati in conferenze nazionali e internazionali come l'European Renal Association (ERA-EDTA) e il Congresso dell'American Society of Nephrology.

Nel campo dell'insufficienza renale cronica, è al 19° posto della classifica internazionale creata e periodicamente aggiornata dall'Università di Baltimora EXPERTSCAPE

Nel 2014 ha presieduto il Comitato Scientifico del Congresso Nazionale della Società Italiana di Nefrologia. È inoltre componente del Comitato Scientifico del Congresso Europeo di Nefrologia, Dialisi e Trapianto (ERA-EDTA) di Vienna del 2016 e dello stesso comitato del congresso che si terrà a Madrid nel 2017. Francesca Mallamaci è stata inoltre formalmente invitata a rappresentare la Società Europea di Nefrologia, Dialisi e Trapianto ai Congressi della European Society of Paediatric Nephrology e dell'American Society of Nephrology del 2015.

Daniela Mari
uploads/Daniela_MARI.jpg

Area STEM: Scienze cliniche e scienza dell'alimentazione

Competenze: geriatria

Parole chiave: anziani, basi genetiche della longevità, centenari, dna, geni, longevità, malattie degenerative, rischio cardiovascolare

Regione: Lombardia


Funzione/Ruolo

Geriatra presso l'Istituto Auxiologico Italiano "Mosé Bianchi" di Milano

Percorso professionale

Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia, all'Università degli Studi di Milano, dal 1976 prosegue la sua formazione come ricercatrice in Medicina Interna fino 1991. Dal 2007 al 2010 dirige il laboratorio di ricerca sperimentale sull'invecchiamento dell'IRCCS Istituto Auxologico Italiano e Università di Milano e del Dipartimento di Scienze Mediche e Riabilitative ad indirizzo Geriatrico-Cardio-Vascolare dell'IRCCS Istituto Auxologico Italiano. Fino al 2014 è responsabile della Scuola di Specializzazione in Geriatria, e del Cdl Magistrale in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie. Dal 2010 al 2016 dirige l'U.O.C. (unità operativa complessa) di Geriatria della Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano in convenzione con l'Università degli Studi di Milano, dove nello stesso periodo insegna come professoressa associata di Geriatria, presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità. Dal 2020 è geriatra presso l'Auxiologico "Mosé Bianchi", il centro di ricovero e cura a carattere scientifico dell'Istituto Auxiologico Italiano con sede a Milano.

Risultati scientifici

Daniela Mari dirige da molti anni il gruppo di ricerca di Milano che studia i fattori di rischio cardiovascolari e loro varianti genetiche nella longevità e nei centenari, e le malattie neurodegenerative nell'anziano. Durante il periodo trascorso come responsabile del laboratorio di ricerca sperimentale sull'invecchiamento dell'Istituto Auxologico Italiano di Milano, Daniela Mari e colleghi si concentrano sullo studio delle basi genetiche della longevità, indagando le caratteristiche di un largo numero di figli settantenni di centenari. A tale scopo ricorrono anche all'analisi di metilazione del DNA, ovvero a una modificazione epigenetica del DNA, processo che consiste nel legame di un gruppo metilico (un atomo di carbonio legato a tre atomi di idrogeno) a una base azotata. Indagano anche il rapporto dose-efficacia della terapia anticoagulante orale (TAO) nell'anziano, i fattori di rischio genetici e non nelle malattie cerebrovascolari e l'influenza dell'obesità e dello stato metabolico sull'invecchiamento e le malattie età-correlate.

Attività editoriali e pubblicazioni

Daniela Mari è Associate Editor nell' Editorial Board della rivista Journal of Gerontology & Geriatrics (JGG).

È inoltre autrice di numerose pubblicazioni scientifiche nazionali ed internazionali, fra cui:

(2016) Esposito S, Mari D, Bergamaschini L, et al. Pneumococcal colonization in older adults.Immunity & Ageing, 13(1). 

(2016) Abbate C, Trimarchi PD, Rotondo E, Mari D, et al. Spontaneous confabulations in amnestic-mild cognitive impairment due to Alzheimer's disease: a new (yet old) atypical variant?. Neurocase. 

(2016) Muscogiuri D, Mari D, et al. 25 Hydroxyvitamin D Deficiency and Its Relationship to Autoimmune Thyroid Disease in the Elderly. International Journal of Environmental Research and Public Health, 13(9):850. 

(2016) Abbate C, Caputo L, Damanti S, Mari D, et al. Reversible Parkinson's Dementia Associated with Withdrawal of Androgen-Deprivation Therapy for Prostate Cancer. Journal of the American Geriatrics Society

(2016) Arosio B, Casati M, Gussago C, Mari D, et al. Adenosine Type A2A Receptor in Peripheral Cell from Patients with Alzheimer's Disease, Vascular Dementia, and Idiopathic Normal Pressure Hydrocephalus: A New/Old Potential Target. Journal of Alzheimer's disease, 54(2):1-9. 

(2016) Ogliari G, Smit RAJ, van der Spoel E, Mari D, et al. Thyroid Status and Mortality Risk in Older Adults With Normal Thyrotropin: Sex Differences in the Milan Geriatrics 75+ Cohort Study. The Journals of Gerontology Series A Biological Sciences and Medical Sciences

(2016) Dionigi Rossi P, Bilotta C, Consonni D, Mari D, et al. Predictors of clinical events occurring during hospital stay among elderly patients admitted to medical wards in Italy.European Journal of Internal Medicine, 32. 

(2016) Gussago C, Arosio B, Guerini F, Mari D, et al. Impact of vitamin D receptor polymorphisms in centenarians.Endocrine. 

(2016) Oldoni E, Fumagalli GG, Serpente M, Mari D, et al. PRNP P39L Variant is a Rare Cause of Frontotemporal Dementia in Italian Population. Journal of Alzheimer's disease: JAD, 50(2). 

(2015) Hovath S, Pirazzini C, Bacalini MG, Mari D, et al. Decreased epigenetic age of PBMCs from Italian semi-supercentenarians and their offspring. Aging, 7(12).

Daniela Mari è anche autrice del saggio scientifico divulgativo A spasso con i centenari.. L'arte di vivere bene invecchiando (Il Saggatiore, 2017).

Riconoscimenti e premi

Daniela Mari ha ottenuto un grant dal MIUR, dal Ministero della Salute e dalla Regione Lombardia per gli studi sull'emostasi, la genetica dell'invecchiamento e la longevità. Dal 2010 a oggi è componente del tavolo Regionale per l'appropriatezza in Medicina e del "Gruppo Fondamentale" Tavolo Tecnico Regionale della Direzione Generale Sanità Regione Lombardia. Nel 2012 riceve la carica di "Scientific Expert" dell'Agence Nationale de la Recherche francese per la revisione di progetti di ricerca. Dal 2013 fa parte dell'albo dei revisori per la valutazione dei programmi e dei prodotti di ricerca ministeriale (ANVUR), dallo stesso anno fa parte dell'Action-Group A3 della Commissione Europea "European Innovation Partnership on Active and Healthy Ageing: Action For Prevention Of Functional Decline And Frailty". Daniela Mari è inoltre partner nello studio Europeo: MID- FRAIL Study FP7-Health 2011.

Maria Vittoria Micioni Di Bonaventura
uploads/Maria_Vittoria_MICIONI_DI_BONAVENTURA.jpg

Area STEM: Scienze cliniche e scienza dell'alimentazione

Competenze: farmacologia comportamentale

Parole chiave: anoressia, bulimia, disordini alimentari, disturbi alimentari, obesità

Regione: Marche


Funzione/Ruolo

Ricercatrice dell'Unità di Farmacologia dell'Università di Camerino

Percorso professionale

Dopo aver conseguito la laurea in Farmacia presso l'Università di Camerino nel 2008 e l'abilitazione all'esercizio della professione di farmacista, prosegue i suoi studi attraverso un dottorato di ricerca in Chemical, Pharmaceutical Sciences and Biotechnology, che consegue nel 2012, nello stesso ateneo, dopo aver trascorso l'ultimo anno presso l'Università di Zurigo . Attualmente svolge attività di ricerca nell'Unità di Farmacologia dell'Università di Camerino.

Risultati scientifici

I principali interessi di ricerca di Maria Vittoria Micioni Di Bonaventura si concentrano sullo studio dei disordini alimentari. Già durante il suo dottorato di ricerca si occupa di studi di farmacologia comportamentale volti allo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per il trattamento degli espisodi di binge eating, ovvero abbuffate compulsive di cibo, presenti nei soggetti che soffrono di problemi di alimentazione come la bulimia, il disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating disorder) e l'anoressia del sottotipo binge eating-purging type. Lo scopo degli studi è indagare il ruolo delle restrizioni caloriche e dello stress per la comparsa e lo sviluppo del disordine, testando diversi composti che possono influenzare tali sistemi in un modello preclinico. Uno dei principali obiettivi di Maria Vittoria Micioni Di Bonaventura è individuare le cause scatenanti di questi disturbi così da poter sviluppare una terapia farmacologica efficace. Il suo ultimo progetto di ricerca è proprio incentrato sullo sviluppo di un nuovo approccio farmacologico per il trattamento dell'obesità e dei disturbi alimentari correlati all'alimentazione incontrollata e compulsiva, che intende ottenere studiando il ruolo svolto nel sistema cerebrale dall'adenosina (un importante modulatore nel sistema nervoso centrale e periferico).

Attività editoriali e pubblicazioni

Autrice di numerose pubblicazioni scientifiche fra cui:

(2018) Pucci M, Micioni Di Bonaventura MV, Zaplatic E, Bellia F, Maccarrone M, Cifani C, D'Addario C. Transcriptional regulation of the endocannabinoid system in a rat model of binge-eating behavior reveals a selective modulation of the hypothalamic fatty acid amide hydrolase gene. International Journal of Eating Disorders, 52(1):51-60. 

(2018) Micioni Di Bonaventura MV, Ubaldi M, Giusepponi ME, Rice KC, Massi M, Ciccocioppo R, Cifani. Hypothalamic CRF1 receptor mechanisms are not sufficient to account for binge-like palatable food consumption in female rats. International Journal of Eating Disorders, 50(10):1194-1204.

(2017) Micioni Di Bonaventura MV, Lutz TA, Romano A, Pucci M, Geary N, Asarian L, Cifani C. Estrogenic suppression of binge-like eating elicited by cyclic food restriction and frustrative-nonreward stress in female rats. International Journal of Eating Disorders, 50(6):624-635.

(2016) Pucci M, Micioni Di Bonaventura MV, Giusepponi ME, Romano A, Filaferro M, Maccarrone M, Ciccocioppo R, Cifani C, D'Addario C. Epigenetic regulation of nociceptin/orphanin FQ and corticotropin-releasing factor system genes in frustration stress-induced binge-like palatable food consumption. Addiction Biology, 21(6):1168-1185. 

(2016) Romano A, Tempesta B, Micioni Di Bonaventura MV, Gaetani S. From Autism to Eating Disorders and More: The Role of Oxytocin in Neuropsychiatric Disorders. Frontiers in Neuroscience, 9:497. 

(2015) Pucci M, Micioni Di Bonaventura MV, et al. P.1.a.021 Genetic and epigenetic regulation of cannabinoid receptor type-1 in obesity. European Neuropsychopharmacology, 25, 2, S169-S170. 

(2015) Cifani C, Micioni Di Bonaventura MV, Pucci M, D'Addario C. Regulation of hypothalamic neuropeptides gene expression in diet induced obesity resistant rats: Possible targets for obesity prediction?. Frontiers in Neuroscience, 9, 187. 

(2015) Bedse G, RomanoA, [...] Micioni di Bonaventura MV, et al. Inhibition of Anandamide Hydrolysis Enhances Noradrenergic and GABAergic Transmission in the Prefrontal Cortex and Basolateral Amygdala of Rats Subjected to Acute Swim Stress. Journal of Neuroscience Research, 93(5):777-87. 

(2014) Di Francesco A, Falconi A, Di Germanio C, Micioni di Bonaventura MV, et al. Extravirgin olive oil up-regulates CB1 tumor suppressor gene in human colon cancer cells and in rat colon via epigenetic mechanisms. The Journal of Nutritional Biochemistry, 26(3):250-8. 

(2014) D'Addario C, Micioni Di Bonaventura MV, Pucci M, Romano A, Gaetani S, Ciccocioppo R, Cifani C, Maccarrone M. Endocannabinoid signaling and food addiction. Neuroscience & Biobehavioral Revviews, 47:203-24. 

(2014) Micioni Di Bonaventura MV, Ciccocioppo R, Romano A, Bossert JM, Rice KC, Ubaldi M, St Laurent R, Gaetani S, Massi M, Shaham Y, Cifani C. Role of bed nucleus of the stria terminalis corticotrophin-releasing factor receptors in frustration stress-induced binge-like palatable food consumption in female rats with a history of food restriction. Journal of Neuroscience. 20;34(34):11316-24. 

Riconoscimenti e premi

Maria Vittoria Micioni Di Bonaventura ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua carriera accademica nazionale ed internazionale. Nel 2013 riceve il premio Farmindustria- Società Italiana di Farmacologia (SIF) per la sua produzione scientifica in ambito farmacologico. 

Nel 2014 vince tre travel awards per i lavori presentati a due congressi: il 9th Federations of European Neuroscience Societies (FENS) Forum of Neuroscience e l'European College of Neuropsychopharmacology (ECNP) Workshop for Junior Scientists in Europe e la XII International Summer School of Neuroscience "Dopamine", della Federation of European Pharmacological Societies (EPHAR), della SIF e dell'Italian Society of Neuropsychopharmacology (SINPF). 

Nel 2014 è stata anche selezionata per il programma International Brain Research Organization (IBRO) InEurope Short Stay Program che ha svolto a Zurigo, per studiare l'influenza degli ormoni ovarici durante gli episodi di binge eating. 

Nel 2015 viene premiata sia durante il Joint Meeting European Behavioural Pharmacology Society (EBPS) - European Brain and Behaviour Society (EBBS) per i risultati ottenuti durante il periodo di ricerca a Zurigo, sia al 9th World Congress IBRO a Rio de Janeiro, per lo studio presentato nel corso del congresso sul ruolo dell'adenosina nel controllo degli episodi di binge eating. 

Nel 2016 vince il Premio "L'Oréal-UNESCO per le Donne e la Scienza 2016" nell'ambito del Programma "For Women in Science" della "Fondation l'Oréal" in collaborazione con L'Oréal Italia e l'UNESCO.

Nel 2015 riceve l'EBPS Travel Award for Joint Meeting EBPS (European Behavioural Pharmacology Society)-EBBS (European Brain and Behaviour Society), per i risultati ottenuti durante il periodo di ricerca a Zurigo, e l'IBRO PERC-FENS World Congress Travel Grants FOR  9th World Congress of the International Brain Research Organization (IBRO), per i risultati presentati durante il congresso sul ruolo dell'adenosina nel controllo degli episodi di abbuffate.

Nel 2017 riceve dalla Società di Farmacologia Italiana il "Merck Sharp Dohme corporation award" per i miglior 5 progetti di ricerca farmacologica.

Daniela Perani
uploads/Daniela_PERANI.jpg

Area STEM: Scienze cliniche e scienza dell'alimentazione

Competenze: medicina nucleare, neurologia, neuroscienze cliniche, radiologia

Parole chiave: cervello, demenza, diagnostica per immagini, malattie neurodegenerative, morbo di parkinson, neuroscienze, risonanza magnetica (mri) funzionale e strutturale, tomografia ad emissione di positroni (pet)

Regione: Lombardia


Funzione/Ruolo

Professoressa ordinaria di Neuroscienze all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e Capo Unità "In vivo Human Molecular and Structural Neuroimaging", Divisione di Neuroscienze, Istituto Scientifico San Raffaele, Milano

Percorso professionale

Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia all'Università degli Studi di Milano, prosegue la sua formazione attraverso una specializzazione in Neurologia, alla quale ne segue un'altra in Radiologia, sempre presso l'Università di Milano. Nel biennio 1987-1988 lascia l'Italia per Londra dove è ricercatrice presso la Royal Post-Graduate Medical School, Hammersmith Hospital, University of London. Nel 1989, tornata in Italia, diventa ricercatrice presso l'Istituto Tecnologie Biomediche Avanzate del C.N.R. di Milano; dal 1991 al 2000 è dirigente di ricerca dell'Istituto di Neuroscienze e Bioimmagini del C.N.R. di Milano. Dal 2001 è professoressa ordinaria di Neuroscienze all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Capo Unità "In vivo Human Molecular and Structural Neuroimaging" della divisione di Neuroscienze dell'Istituto Scientifico San Raffaele e coordinatrice dell'Area Attività Diagnostica Neuroimmagini, Medicina Nucleare, dell'Ospedale San Raffaele. Dal 2021 è anche Direttrice della Scuola di Specializzazione in Neuropsicologia, della Facoltà di Psicologia.

Risultati scientifici

Daniela Perani e il suo gruppo sviluppano numerosi progetti di ricerca nel campo delle neuroimmagini strutturali (MRI) e molecolari (PET), tecniche applicate allo studio delle malattie neurodegenerative. Gli studi di Daniela Perani si svolgono anche nel campo delle neuroimmagini funzionali (fMRI) per lo studio delle funzioni cognitive nella norma e delle loro modificazioni associate a malattie neurologiche. L'utilizzo di tecniche di neuroimaging funzionali (come SPECT, PET, fMRI) infatti consente l'indagine diagnostica in numerose neuroscienze cognitive come la neuropsicologia, la neurofisiologia (sistemi sensorimotori) e la neurologia (studio di demenze, malattie cerebrovascolari, malattie extrapiramidali come il morbo di Parkinson, sclerosi multipla e malattie prioniche, determinate dall'accumulo cerebrale di una proteina anomala, il prione). Queste tecniche forniscono la possibilità di indagare in vivo, in soggetti normali o in pazienti, l'attività funzionale cerebrale durante la esecuzione di compiti sensorimotori o cognitivi. Le tecniche PET e fMRI hanno dimostrato l'interazione tra flusso ematico e funzione cerebrale. Queste metodiche ad alta risoluzione spaziale consentono una precisa localizzazione anatomica della attivazione regionale cerebrale, che a sua volta rappresenta il correlato funzionale dell'attività mentale in vivo.

Attività editoriali e pubblicazioni

È autrice di più di 250 pubblicazioni scientifiche nazionali ed internazionali, fra cui:

(2013) Klunk WE, Perani D. Amyloid and neurodegeneration: Converging and diverging paths. Neurology, 81(20):1728-1729. 

(2013) Garibotto V, Tettamanti M, Marcone A, Florea I, Panzacchi A, Moresco R, Virta JR, Rinne J, Cappa SF, Perani D. Cholinergic activity correlates with reserve proxies in Alzheimer's disease. Neurobiology of Aging, 34(11):2694.e13-8. 

(2013) Iannaccone S, Cerami C, Alessio M, Garibotto V, Panzacchi A, Olivieri S, Gelsomino G, Moresco RM, Perani D. In vivo microglia activation in very early dementia with Lewy bodies, comparison with Parkinson's disease. Parkinsonism & Related Disorders, 19(1): 47-52. 

(2013) Consonni MCafiero RMarin DTettamanti M, Iadanza A, Fabbro FPerani D. Neural convergence for language comprehension and grammatical class production in highly proficient bilinguals is independent of age of acquisition. Cortex, 49(5):1252-1258. 

(2013) Nordberg A, Carter SF, Rinne J, Drzezga A, Brooks DJ, Vandenberghe R, Perani D, Forsberg A, Långström B, Scheinin N, Karrasch M, Någren K, Grimmer T, Miederer I, Edison P, Okello A, Van Laere K, Nelissen N, Vandenbulcke M, Garibotto V, Almkvist O, Kalbe E, Hinz R, Herholz K. A European multicentre PET study of fibrillar amyloid in alzheimer's disease. European Journal of Nuclear Medicine and Molecular Imaging, 40(1):104-114. 

(2012) Tettamanti M, Rognoni E, Cafiero R, Costa T, Galati D, Perani D. Distinct pathways of neural coupling for different basic emotions. Neuroimage, 59(2):1804-1817. 

(2012) Babiloni C, Buffo P, Vecchio F, Marzano N, Del Percio C, Spada D, Rossi S, Bruni I, Rossini PM, Perani D. Brains "in concert": Frontal oscillatory alpha rhythms and empathy in professional musicians. Neuroimage, 60(1):105-116.  

(2012) Marcone AGaribotto VMoresco RM, Florea I, Panzacchi ACarpinelli AVirta JRTettamanti MBorroni BPadovani ABertoldo AHerholz KRinne JOCappa SFPerani D. [11]-MP4A PET cholinergic measurements in amnestic mild cognitive impairment, probable alzheimer's disease, and dementia with lewy bodies: A bayesian method and voxel-based analysis. Journal of Alzheimer's Disease, 31(2):4387-399.

(2012) Canessa N, Alemanno F, Riva F, Zani A, Proverbio AM, Mannara N, Perani D, Cappa SF. The neural bases of social intention understanding: The role of interaction goals. PLoS ONE, 7(7). 

(2012) Lalli SPiacentini S, Franzini A, Panzacchi ACerami CMessina GFerré FPerani DAlbanese A. Epidural premotor cortical stimulation in primary focal dystonia: Clinical and 18F-fluoro deoxyglucose positron emission tomography open study. Movement Disorders Journal, 27(4):533-428.

Riconoscimenti e premi

Daniela Perani è la coordinatrice Italiana Neuroimaging del Progetto Finalizzato RETI Nazionali Alzheimer 2014-2017, fa inoltre parte della Società Italiana di Neuropsicologia, della Società Internazionale di Neuroscienze (ISFNSCI) ed è componente dell'International Neuropsychological Symposium, dal 2000.

Martina Sanlorenzo
uploads/Martina_SANLORENZO.jpg

Area STEM: Scienze cliniche e scienza dell'alimentazione

Competenze: dermatologia, medicina molecolare, melanoma

Parole chiave: cancro, farmaci a bersaglio molecolare, immunoterapia, melanoma, metastasi melanoma, terapia molecolare

Regione: ESTERO


Funzione/Ruolo

Dermatologa

Percorso professionale

Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia all'Università di Torino nel 2010, prosegue la sua formazione con una specializzazione in Dermatologia conseguita nel 2016, seguita da un dottorato di ricerca in medicina molecolare. Martina Sanlorenzo inizia la sua carriera da ricercatrice già dal 2011 a Torino, nel 2012 è Medical fellow all'Ayder Refferal Hospital di Mekelle, in Etiopia. L'anno successivo è Research fellow presso l'Ortiz lab, del Dipartimento di Dermatologia della University of California a San Francisco e sempre dal 2013 è anche Medical fellow nel centro Melanoma and cutaneous oncology, presso la medesima università californiana.

Nel 2016 inizia la sua attività di ricerca all'Istituto di Ricerca sul Cancro alla'Università Medica di Vienna, città in cui si trasferisce e avvia un'attività medica privata.

Risultati scientifici

Martina Sanlorenzo nel 2016 ha vinto il premio "L'Oreal Italia per le donne e la scienza" in partnership con Unesco grazie al suo progetto intitolato "Interazione tra farmaci a bersaglio molecolare e immunoterapia nel trattamento del melanoma metastatico: modello preclinico per la valutazione del potenziale sinergismo". Proprio attraverso questo premio è stato possibile per la ricercatrice condurre studi di ricerca clinica che si propongono di integrare due approcci terapeutici, da una parte le terapie che colpiscono le cellule del melanoma (uno dei tumori più aggressivi e difficilmente curabili) e dall'altra quelle che mirano a potenziare la risposta del sistema immunitario contro il tumore. 

Attività editoriali e pubblicazioni

È autrice di numerose pubblicazioni nazionali ed internazionali, tra cui:

(2016) Dapavo P, Vujic I, Fierro MT, Quaglino P, Sanlorenzo M. The infliximab biosimilar in the treatment of moderate to severe plaque psoriasis. Journal of the American Academy of Dermatology, 75(4):736-9. 

(2016) Posch C, Moslehi H, Sanlorenzo M, Green G, Vujic I, Panzer-Grümayer R, Rappersberger K, Ortiz-Urda S. Pharmacological inhibitors of c-KIT block mutant c-KIT mediated migration of melanocytes and melanoma cells in vitro and in vivo. Oncotarget. 

(2016) Ribero S, Balagna E, Sportoletti Baduel E, Picciotto F, Sanlorenzo M, Fierro MT, Quaglino P, Macripo G. Efficacy of electrochemotherapy for eruptive legs keratoacanthomas. Dermatology and Therapy, 29(5):345-348. 

(2016) Posch C, Sanlorenzo M, Vujic I, Oses-Prieto JA, Cholewa BD, Kim ST, Ma J, Lai K, Zekhtser M, Esteve-Puig R, Green G, Chand S, Burlingame AL, Panzer-Grümayer R, Rappersberger K, Ortiz-Urda S. Phospho-proteomic analysis reveals increased CK2αkinase activity in NRAS(Q61) mutant melanoma. Journal of Investigative Dermatology, 136(10):2041-8. 

(2016) Sanlorenzo M, Vujic I, Posch C, Ma J, Lin K, Lai K, Lee D, Vujic M, Oses-Prieto JA, Chand S, Rodriguez-Peralto JL, Burlingame A, Ortiz-Urda S. Oncogenic KIT mutations in different exons lead to specific changes in melanocyte phospho-proteome. Journal of Proteomics, 144:140-7. 

(2016) Vujic I, Sanlorenzo M, Esteve-Puig R, Vujic M, Kwong A, Tsumura A, Murphy R, Moy A, Posch C, Monshi B, Rappersberger K, Ortiz-Urda S. Acyl protein thioesterase 1 and 2 (APT-1, APT-2) inhibitors palmostatin B, ML348 and ML349 have different effects on NRAS mutant melanoma cells. Oncotarget, 7(6):7297-306. 

(2015) Sanlorenzo M, Vujic I, Ortiz-Urda S. Time-Dependent Measurement of Adverse Events-Reply. JAMA Dermatology, 151(12):1392-1393. 

(2015) Sanlorenzo M, Ribero S, Osella Abate S, Mariani S, Strignano P, Salizzoni M, Savoia P, Fierro MT, Quaglino P. Genetic mutations in primary malignant melanoma of the esophagus: case report and literature review. Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia. 

(2015) Posch C, Cholewa BD, Vujic I, Sanlorenzo M, Ma J, Kim ST, Kleffel S, Schatton T, Rappersberger K, Gutteridge R, Ahmad N, Ortiz-Urda S. Combined Inhibition of MEK and Plk1 has Synergistic Anti-Tumor Activity in NRAS Mutant Melanoma. Journal of Investigative Dermatology, 135(10):2475-83. 

(2015) Ribero S, Gualano MR, Osella-Abate S, Scaioli G, Bert F, Sanlorenzo M, Balagna E, Fierro MT, Macripò G, Sapino A, Siliquini R, Quaglino P. Histological regression in primary melanoma with sentinel lymph node status: a systematic review and meta-analysis. JAMA Dermatology, 151(12):1301-1307.

Riconoscimenti e premi

Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti, nel 2015 riceve l'Euroderm Excellence e nel 2016 vince il premio L'Oreal-UNESCO Italy - For Women in Science 2015-2016.

Giuseppina Marilia Tantillo
uploads/tantillo.jpeg

Area STEM: Scienze cliniche e scienza dell'alimentazione

Competenze: medicina veterinaria, sicurezza alimentare

Parole chiave: analisi biomolecolari, apicultura, controlli igienico-sanitari, coronavirus, Covid-19, Covid-19: impatto sul packaging alimentare, Covid-19: persistenza del virus nelle industrie, frodi commerciali, qualità nutrizionale, rischio chimico, tecnologia alimentare

Regione: Puglia


Funzione/Ruolo

Professoressa ordinaria presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Bari e Presidente della Scuola di Specializzazione in “Ispezione degli Alimenti”.

Percorso professionale

Dopo la laurea in Farmacia conseguita presso l’Università degli Studi di Bari nel 1984, inizia a svolgere attività didattica e di ricerca presso diverse università italiane e straniere: Università di Teramo, Università Cattolica del Sacro Cuore di  Roma, Università degli Studi di Tirana e Università della Bretagna occidentale (Francia). Nel triennio 2003/2006 ricopre il ruolo di presidente del corso di laurea in Scienze Zootecniche e Sanità degli Alimenti alla Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari e, presso la stessa facoltà,  nel triennio 2007/2010 è presidente del corso di laurea magistrale in Igiene e Qualità degli Alimenti di origine animale. Dal 2008 al 2014 è presidente della Scuola di Specializzazione in Igiene e Tecnologia del  latte  e derivati e coordinatrice del dottorato in Produzione, qualità e sicurezza degli  alimenti di origine animale dal XX al XXVI ciclo. Attualmente è Presidente della Scuola di specializzazione in Ispezione degli alimenti di origine animale e fa parte del collegio dei docenti della Scuola di dottorato in Sanità animale e Zoonosi. Nel 2014 riceve l’incarico di collaborare con l’assessorato Risorse agroalimentari, Agricoltura, Alimentazione, Riforma fondiaria, Caccia e Pesca, Foreste della Regione Puglia per la stesura della Legge regionale sull’apicoltura. Dal 2017 è componente  del Tavolo Regionale di Coordinamento e Monitoraggio  per il Coordinamento e Cooperazione tra Amministrazioni ed Enti coinvolti in materia di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria ai sensi del Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 (TCM) presso  il Dipartimento Promozione della Salute, del Benessere sociale e dello Sport per tutti (Regione Puglia).

Risultati scientifici

La professoressa Tantillo è responsabile scientifica di numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali, finalizzati al controllo igienico-sanitario degli alimenti, ad accertare la qualità nutrizionale e funzionale degli alimenti, alla messa a punto di  innovazioni tecnologiche per la conservazione degli alimenti, a svelare, infine, frodi sanitarie e commerciali mediante tecniche biomolecolari. Tra le sue attività di ricerca, ci sono il controllo della presenza di microrganismi patogeni in matrici alimentari, l’analisi chimico-fisica per la determinazione e valutazione del rischio chimico negli alimenti, l’analisi DNA-based per l’identificazione di specie in alimenti preparati o trasformati. 

Attività editoriali e pubblicazioni

È autrice del volume La produzione igienica della carne. Gli stabilimenti di macellazione e i laboratori di sezionamento (Edagricola, 2001), di 3 capitoli del testo Igiene e tecnologia  degli alimenti di origine animale (a cura di Giampaolo Colavita, Le Point Veterinaire Italie, 2012) e del volume divulgativo Carta d’identità dei prodotti tradizionali pugliesi (Infosei, 2007).

È inoltre autrice/coautrice di numerose pubblicazioni scientifiche, tra cui:

[2018] Terio, Valentina, Bottaro, Marilisa, Di Pinto, Angela, Fusco, Giovanna, Barresi, Teodosio, Tantillo, Giuseppina, Martella, Vito (2018). Occurrence of Aichi virus in retail shellfish in Italy. FOOD MICROBIOLOGY, 74: 120-124.

[2017 ] Terio V, Bottaro M, Pavoni E, Losio M N, Serraino A, Giacometti F, Martella V, Mottola A, Di Pinto A, Tantillo G. Occurrence of hepatitis A and E and norovirus GI and GII in ready-to-eat vegetables in Italy. International Journal of Food Microbiology, 249:61-65, ISSN: 0168-1605, doi: 10.1016/j.ijfoodmicro. 2017.03.008.

[2017] Di Pinto A, Terio V, Marchetti P, Bottaro M, Mottola A, Bozzo G, Bonerba E, Ceci E, Tantillo G. DNA-based approach for species identification of goat-milk products,Food Chemistry, 229:93-97, ISSN: 0308-8146, doi: 10.1016/j.foodchem. 2017.02.067.

[2016] Sportelli M C, Picca R A, Ronco R, Bonerba E, Tantillo G, Pollini M, Sannino A, Valentini A, Cataldi T, Cioffi N. Investigation of industrial polyurethane foams modified with antimicrobial copper nanoparticles, Materials, 9, ISSN: 1996-1944, doi: 10.3390/ma9070544.

[2016] Calvano C D, Picca R A, Bonerba E, Tantillo G, Cioffi N, Palmisano F. MALDI-TOF mass spectrometry analysis of proteins and lipids in Escherichia coli exposed to copper ions and nanoparticles, Journal of Mass Spectometry. 828-840, ISSN: 1076-5174, doi: 10.1002/jms.3823.

[2016] Mottola A, Bonerba E, Bozzo G, Marchetti P, Celano G V, Colao V, Terio V, Tantillo G, Figueras M J, Di Pinto A. Occurrence of emerging food-borne pathogenic Arcobacter spp. isolated from pre-cut (ready-to-eat) vegetables. International Journal of Food Microbiology, 236:33-37, ISSN: 0168-1605, doi: 10.1016/j.ijfoodmicro. 2016.07.012.

[2016] Mottola A, Bonerba E, Figueras M J, Pérez-Cataluña A, Marchetti P, Serraino A, Bozzo G, Terio V, Tantillo G, Di Pinto A. Occurrence of potentially pathogenic arcobacters in shellfish,Food Microbiology, 57:23-27, ISSN: 0740-0020, doi: 10.1016/j.fm.2015.12.010.

[2015] Ditaranto N, Van der Werf I D, Picca R A, Sportelli M C, Giannossa L.C., Bonerba E, Tantillo G, Sabbatini L. Characterization and behaviour of ZnO-based nanocomposites designed for the control of biodeterioration of patrimonial stoneworks. New Journal of Chemistry, 39:6836-6843, ISSN: 1144-0546, doi: 10.1039/c5nj00527b.

[2015] Di Pinto A, Bottaro M, Bonerba E, Bozzo G, Ceci E., Marchetti P, Mottola A, Tantillo G. Occurrence of mislabeling in meat products using DNA-based assay, Journal of Food Science and Tecnology, 52:2479-2484, ISSN: 0022-1155, doi: 10.1007/s13197-014-1552-Y.

[2014] Bonerba E, Ceci E, Montemurro N, Tantillo G, Di Pinto A, Celano G, Bozzo G.Determinazione quantitativa in HPLC Uv-Vis di fitofarmaci nel miele mediante procedura estrattiva QuEChERS.Italian Journal of Food Safety, 3:85-91, ISSN: 2239-7132, doi: 10.4081/ijfs.2014.1647.

[2014] Di Pinto A, Bonerba E, Bozzo G, Ceci E, Terio V, Tantillo G. Occurence of potentially enterotoxigenic Bacillus cereus in infant milk powder.European Food Research and Technoogy, ISSN: 1438-2377, doi: Doi: 10.1007/s00217-013-1988-8.

Riconoscimenti e premi

Il gruppo di ricerca coordinato dalla professoressa Tantillo della Sezione di sicurezza degli alimenti del Dipartimento di Medicina Veterinaria di Bari è risultato primo nella graduatoria nazionale di “Evaluation of Research Quality” nel periodo 2004/2010  (SSD VET/04). Giuseppina Tantillo fa parte del Comitato Scientifico Nazionale AIVI e, dal 2013, come esperta esterna, del Comitato Tecnico Certificazione RINA S.p.A. (Settore Ittico, Ge).